29 Giugno 2023: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi,

oggi, nella Chiesa universale, si celebra la Solennità dei santi Apostoli Pietro e Paolo e nella Diocesi di Roma è anche festa di precetto: alla loro testimonianza di fede vogliamo rivolgere la nostra gratitudine chiedendo la loro intercessione. Torniamo a Francesco di Sales che nella terza parte di quest’ultimo capitolo affronta un tema particolare partendo da un presupposto: la Vergine Maria è stata concepita senza il peccato originale; ma questo singolare privilegio le impediva di esercitare la sua libertà? L’Autore è convinto che anche nell’anima della Vergine “ci fossero due parti e di conseguenza due appetiti, l’uno secondo lo spirito e la ragione superiore, l’altro secondo i sensi e la ragione inferiore, per cui essa poteva provare ripugnanza e contrarietà tra l’uno e l’altro appetito; questo conflitto, infatti, avvenne persino in Nostro Signore suo Figlio”. Pensiamo che qui Francesco, anche se non lo dice apertamente, si riferisca alle tentazioni di Gesù nel deserto prima di iniziare la sua vita pubblica. Maria ha saputo operare, comunque, delle scelte e in lei “tutti gli affetti erano così ben disposti e ordinati, che l’amore divino esercitava in lei il suo impero e il suo dominio”. Anche in noi, in forza del nostro Battesimo, il Signore agisce in questo modo; ciò che fa la differenza è la nostra risposta che, spesso, differisce da quella della Vergine nella quale “tutto era santamente e fedelmente impiegato al servizio del santo amore per l’esercizio delle altre virtù, le quali nella maggior parte, non possono essere praticate in mezzo alle difficoltà, alle opposizioni, alle contraddizioni”. Francesco conosce bene quali siano le difficoltà della vita di tutti i giorni e le paragona alle spine che “secondo l’opinione popolare, non soltanto sono diverse, ma in contrasto con i fiori, e sembra che se al mondo non ce ne fossero, le cose andrebbero meglio”. Certamente sarebbe più facile se la nostra esistenza fosse costellata soltanto da rose e fiori…Ma, aggiunge il Salesio, il lavoratore intelligente sa “sfruttare” anche le spine e i rovi facendone “siepi e recinti intorno ai campi e agli alberelli per difenderli e proteggerli contro gli animali”. Le difficoltà che si incontrano durante l’adolescenza e la giovinezza, sono utili a formare il carattere e preparano ad affrontare quelle più grandi che, senz’altro, arriveranno. Per questo è importante imparare la virtù della pazienza! La penultima sezione del capitolo si conclude con queste parole del de Sales: “La gloriosa Vergine, partecipe di tutte le miserie del genere umano, eccetto quelle che tendono immediatamente al peccato, se ne servì utilissimamente per esercitare ed accrescere le sante virtù della fortezza, temperanza, giustizia e prudenza, povertà, umiltà, pazienza, compassione; per cui non erano di impedimento all’amore celeste, ma gli offrivano molte occasioni per rafforzarsi con esercizi ed avanzamenti continui”. Se questo è stato valido per la santa Vergine, perché non dovrebbe esserlo anche per noi?

Preghiamo

Signore Dio nostro, che nella predicazione dei santi apostoli Pietro e Paolo hai dato alla Chiesa le primizie della fede cristiana, per loro intercessione vieni in nostro aiuto e guidaci nel cammino della salvezza eterna. Amen

E se oggi incontreremo delle difficoltà, cerchiamo di accoglierle come “maestre di vita”. Buona giornata,

PG&PGR