7 Gennaio 2025: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi vicini e lontani,

bentornati a questi nostri incontri quotidiani alla scuola del Signore attraverso gli insegnamenti di san Francesco di Sales. Ci auguriamo che questa pausa ci abbia ritemprati pronti a riprendere insieme il cammino in questo anno di grazia. L’Esortazione che iniziamo a leggere oggi è quella del 6 giugno 1617 in occasione della vestizione di tre nuove suore della Visitazione nella festa di san Claudio. Chi era costui? Dopo alcune ricerche, visto che, di santi di nome Claudio ce ne sono almeno tre, due dei quali martiri. Ma abbiamo concluso che si tratti del Claudio, vescovo di Besançon, vissuto nel VII secolo. Questa precisazione ci sembrava doverosa almeno per rispetto a questo santo poco conosciuto. Ma andiamo al testo, all’inizio del quale Francesco fa questa affermazione: “Si sono fatte sempre grandi feste in occasione dell’accettazione delle anime che si sono consacrate a Dio per servirlo in Religione”, riferendosi agli uomini che decidono di prendere l’abito di qualche ordine religioso; ma aggiunge questa considerazione: “Ma constato che se ne sono fatte sempre più grandi per l’accettazione delle donne che per quella degli uomini” e ne dà questa spiegazione: “Penso che sia perché essendo di sesso più debole, è logico che si debba ammirare e solennizzare maggiormente la fortezza che dimostrano nel liberarsi di tutte le cose terrene. Senza dubbio, la loro generosità fa vergogna a molte persone che si ritengono molto più forti e coraggiose”. Questa ci sembra una bella “stoccata” per tanti “maschietti” e ci fa venire in mente l’episodio evangelico del “giovane ricco”, pronto nell’osservanza dei comandamenti, ma quando Gesù gli chiede qualcosa di più, se ne va triste e sconsolato (Cfr. Mc 10, 17-30). Non parliamo poi del più volte citato san Pietro, pronto, a parole, a dare la vita per il Signore, ma poi… Forse, se Francesco fosse vissuto in questo secolo, avrebbe fatto ben altre considerazioni constatando quante poche siano le vocazioni alla vita religiosa di ambedue i sessi. Certo, a chi fa questa scelta, e la vive pienamente, il Signore chiede molto, ma promette anche molto di più: il centuplo in questa vita e poi la vita eterna nel tempo che verrà (Cfr. Mc 10, 28-30). Preghiamo:

Signore aiuta tanti nostri giovani a sentirsi pronti a mettere da parte se stessi per seguirti più da vicino ed accogliere il tuo invito ad essere poveri in spirito, puri di cuore e costruttori di pace e di giustizia. Amen

Magari oggi potremo trovare il tempo di rileggere il Vangelo delle Beatitudini (Mt 5,3-12) e pregare per le vocazioni. Buona giornata,

PG&PGR