9 Dicembre 2024: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi,

la terza parte dell’orazione mentale, ci dice Francesco di Sales, è quella “che si fa per mezzo di slanci”. Dopo quanto ci ha detto sulla meditazione e la contemplazione si può essere tentati di pensare: Ma dove lo trovo il tempo per fermarmi a meditare i misteri del Signore e a contemplarli? Le giornate corrono, gli impegni incalzano in parrocchia, in comunità, in famiglia, il tempo non è mai sufficiente neanche per fermarsi a prendere un caffè con gli amici, ecc. Vero. Verissimo!! Anche a livello ecclesiale, in modo particolare in questo tempo di preparazione all’apertura dell’Anno Giubilare, sembra non esserci un attimo di tregua (a volte è difficile trovare anche il tempo per scrivere questi messaggi!), in modo speciale per noi a Roma che sarà il centro di questo straordinario evento. Però il de Sales ci incoraggia affermando che “nessuno può esimersi da questo…”, cioè dagli slanci, “…perché si può fare andando e venendo nelle proprie faccende”. Grazie Francesco per questa precisazione perché sarebbe impossibile, altrimenti, per noi che viviamo nel mondo, trovare il tempo necessario per fare quello che ci hai suggerito fino all’altro ieri. Ma vogliamo continuare a leggere ciò che dici di seguito: “Mi dite che non avete tempo di fare due o tre ore di adorazione; chi ve lo dice? Raccomandatevi a Dio fin dal mattino, protestate che non volete offenderlo, e poi andate per le vostre faccende, decisi però a compiere molti slanci nel vostro spirito in Dio, anche se vi trovate in compagnia. Chi vi impedisce di parlargli nel profondo del vostro cuore, dato che è la stessa cosa che gli parliate mentalmente o a voce? Dite frasi corte, ma fervorose. Eccellente è quella che ripeteva san Francesco, benché fosse una espressione di contemplazione, perché era continua come un fiume che scorre…”. Non stanchiamoci mai di ripetere a Dio che lo amiamo. Oltre a Francesco di Assisi siamo convinti che tanti altri santi, presi dalle loro “faccende” abbiano avuti tali slanci del cuore: la Vergine santa e san Giuseppe, l’una mentre provvedeva alle esigenze domestiche, l’altro tra un martellata e una scalpellata, quante volte avranno rivolto silenziosamente il loro pensiero a Dio? E san Pietro e gli altri apostoli tra una battuta di pesca e l’altra? E san Paolo durante i suoi viaggi missionari? Lo stesso Francesco di Sales, mentre era alle prese con i calvinisti o mentre scriveva le sue opere, quante volte avrà elevato il suo pensiero a Dio!? Pensiamo anche a san Filippo Neri e san Giovanni Bosco: non sarà stato facile, per loro, trovare il tempo per la meditazione e la contemplazione in mezzo ai tanti giovani sbandati nella Roma del XVI secolo e nella Torino del XIX, ma senz’altro gli slanci verso Dio non saranno mancati. E quelli di tanti santi “sconosciuti”? Beh, incoraggiati da questi esempi, cerchiamo di farlo anche noi. Preghiamo

Signore, tra le tante nostre occupazioni infondi in noi il tuo Spirito di preghiera e non permettere che il giorno passi senza che il nostro spirito e il nostro cuore ti abbiano invocato. Amen

Ed oggi, senza scuse per non farlo, qualche slancio in più per dire “Signore, ti voglio bene”. Buona giornata, PG&PGR