Carissimi,
come abbiamo detto ieri, tra coloro che sono stati oggetto di una particolare misericordia Divina, spicca san Paolo che, da grande persecutore del nome di Cristo, viene plasmato, e si lascia plasmare, dallo Spirito Santo divenendo l’Apostolo per antonomasia. Francesco di Sales ci riporta ciò che san Giovanni Crisostomo ci dice di lui: “A giusta ragione lo loda moltissimo e con tanto amore e stima da meravigliare per le odi tributate alle sue virtù, alle sue perfezioni, ai pregi, alle qualità e alle grazie di cui Dio lo aveva ornato e arricchito”.
Ma prima di tessere queste lodi, lo stesso Crisostomo parla anche dei difetti (anche fisici), delle imperfezioni e dei peccati di Paolo; cose che egli stesso denuncia in tante sue lettere. E il Crisostomo, per dare “un colpo al cerchio e una alla botte”, aggiunge: “Guardate come di quel gobbetto deforme (chissà perché lo descrive così; forse perché era piccolo di statura e sgraziato? Non lo sappiamo), Dio ne ha ricavato un vaso di elezione; quel grande peccatore e persecutore dei cristiani, come lo ha mutato da lupo in agnello; quel tipo bieco, testardo, orgoglioso e ambizioso, come lo ha colmato e arricchito di tante grazie e benedizioni, rendendolo così umile e caritatevole da dire di essere il più piccolo e il minimo degli Apostoli e il più grande dei peccatori” (Cfr. 1Tm 1,15). Crisostomo, sempre su questo tono, elenca un discreto numero di citazioni dei testi paolini. Commenta il nostro Francesco: “Gli antichi, scrivendo le vite dei santi, erano molto attenti a cercare i loro difetti e i loro peccati, raccontandoli svelandoli al fine di magnificare Nostro Signore che veniva glorificato in essi, perché li aveva sollevati dalle loro miserie, li aveva convertiti e ne aveva fatto dei grandi santi”. Chissà cosa avrebbero scritto oggi tante riviste e rotocalchi se san Paolo fosse vissuto ai nostri tempi? Certamente ne avrebbero messo in risalto i lati negativi…Ma con quale scopo?
Oggi, con tutta la Chiesa celebriamo santa Lucia che, con Agata e Rosalia, sono le sante siciliane più conosciute e venerate: Preghiamo
Riempi di gioia e di luce il tuo popolo o Signore, per l’intercessione della vergine e martire Lucia, perché noi, che festeggiamo qui in terra la sua nascita al cielo, possiamo contemplare con i nostri occhi la tua gloria. Amen
Non possiamo, e non dobbiamo, certamente chiudere i nostri occhi sulle brutture del mondo, ma oggi cerchiamo di contemplare anche le cose belle che il Signore ci dona.
Buona giornata,
PG&PGR