Carissimi,
non possiamo certo negare che il modo in cui Francesco di Sales, ieri, ci ha parlato di san Giovanni ci abbia lasciato perplessi. L’iconografia cristiana ce lo ha sempre presentato come un bel giovane adolescente (forse 16 o 17 anni), con un viso dolce e la testa reclinata sul petto di Gesù. Certamente non voleva “screditarlo” ai nostri occhi, ma farci capire che anche lui, come tutti gli altri apostoli, ha dovuto seguire un percorso di purificazione e di conversione. Per questo la Chiesa, che proprio con loro ha mosso i primi passi, ci chiede di non preoccuparci “di quello che siamo stati, dei gravi peccati commessi in passato e nemmeno delle miserie presenti; questo no, purché ora prendiamo la risoluzione ferma e decisa di appartenere a Dio e di abbracciare consapevolmente la perfezione e tutti i mezzi che ci possono far progredire nell’amore sacro, facendo in modo che tale risoluzione sia efficace e produca delle opere. Senz’altro tale ferma risoluzione ha portato san Pietro a piangere amaramente dopo aver rinnegato il Signore (Cfr. Mt 26,75), san Giovanni ad essere scelto per prendersi cura della santa Vergine (Gv 19,27) e san Giacomo ad essere il primo, tra gli apostoli, a dare la vita per il Vangelo (At 12,2). Per quanto riguarda gli altri, la Tradizione ci dice che, sparsi in diversi territori, hanno tutti testimoniato col sangue la loro fede in Gesù Cristo. L’unica eccezione è Giovanni che secondo alcune antiche tradizioni sarebbe morto ad Efeso, ultracentenario e per cause naturali. Prosegue Francesco: “E’ certo che le nostre miserie e le nostre debolezze, per grandi che siano o siano state, non devono scoraggiarci, ma devono farci umiliare e gettarci tra le braccia della misericordia divina, che risulterà tanto più glorificata dalle nostre miserie quanto più esse saranno maggiori, se riusciamo a tirarcene fuori; cosa che dobbiamo sperare di fare per mezzo della sua grazia”. Ripensiamo a san Matteo e a Zaccheo, pubblicani, all’adultera, alla Maddalena, al “buon ladrone” e a san Paolo; ma di lui, il Nostro, in modo più eloquente, ce ne parlerà domani.
Anche oggi ricorre una memoria mariana: Beata Vergine Maria di Guadalupe tanto cara ai cristiani dell’America Latina e a papa Francesco. Preghiamo
O Dio, Padre di misericordia, che hai affidato il tuo popolo alla materna protezione della santissima Madre del tuo Figlio, fa’ che tutti coloro che invocano la beata Vergine di Guadalupe ricerchino con fede più ardente il progresso dei popoli sulla via della giustizia e della pace. Amen
Oggi guarderemo avanti senza lasciarci bloccare dalle nostre debolezze passate, presenti e…future. Fidiamoci dell’aiuto e della misericordia di Dio.
Buona giornata, PG&PGR