Carissimi,
per concludere questa Esortazione Francesco di Sales ci suggerisce “un buon metodo per abituarci a questi slanci: prendere il Padre Nostro come tema, scegliendo una frase per ogni giorno. Per esempio, oggi avete scelto: ‘Padre nostro che sei nei cieli’; direte allora la prima volta: ‘Padre, che sei nei cieli’; e un quarto d’ora dopo direte: ‘Se tu sei mio Padre, quando sarà perfettamente tuo/a figlio/a?’ E così continuerete la vostra orazione di quarto d’ora in quarto d’ora”.
Le suore della Visitazione, in questo, erano certamente facilitate in quanto il suono delle campane che battevano anche i “quarti” le richiamava a questi slanci. A noi, all’occorrenza, nessuno impedisce di allungare gli intervalli: ogni mezz’ora, ogni ora, ogni due ore, ogni…Beh, ora non allarghiamoci troppo. Un’idea: visto che i nostri telefonini squillano in continuazione, perché non pregare in questo modo al termine di ogni chiamata? Certo, potremmo “correre il rischio” di pregare ogni cinque minuti… I Padri del deserto non avevano bisogno di campane (e neanche di telefonini!), ma non mancavano mai a questi appuntamenti col Signore. Il Nostro riporta la testimonianza di san Girolamo che, andando a far loro visita, udiva continue espressioni di lode verso Dio tanto da sembrare “un’armonia molto piacevole composta dalla diversità delle loro voci”. Qualcuno, giustamente, potrebbe chiedere: ma se queste frasi vengono pronunciate verbalmente, perché di chiama orazione mentale? Prontamente Francesco ci risponde: “Perché si fa anche mentalmente, e parte, in primo luogo dal cuore”. Nel Cantico dei Cantici (4,9), prosegue il de Sales, lo Sposo dice che la sua Diletta gli ha rapito il cuore con un solo sguardo e ne trae questo insegnamento: “Quando marito e moglie (ma potremmo allargare il discorso anche a due amici/che) devono sbrigare affari che li costringono a separarsi, se capita che si incontrino per caso, si guadano di sfuggita”, continuando poi ognuno per la sua strada. Ma in quello sguardo si esprime tutto l’amore e l’affetto per l’altro/a. Perciò non rinunciamo a questi slanci del cuore; il Signore, in fondo, non ci chiede cose impossibili.
Oggi celebriamo la memoria della Beata Vergine Maria di Loreto e attraverso di lei facciamo passare la nostra preghiera:
O Dio, che portando a compimento le promesse fatte ai Padri, hai scelto la beata Vergine Maria perché diventasse Madre del Salvatore, donaci di seguire gli esempi della Tuttasanta, che a te piacque per l’umiltà e con l’obbedienza giovò alla nostra redenzione. Amen
Siamo certi che il Signore non si offenderà se oggi, nei nostri slanci, useremo le parole dell’Ave Maria o del Salve Regina. Buona giornata,
PG&PGR