14 Novembre 2024: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi,

sperando che vi siate ripresi dallo “shock” provocato dall’affermazione dei Padri sull’impossibilità di pregare riferita a Gesù, sentiamo come Francesco di Sales giustifica tale strana affermazione. I Padri, evidentemente, si riferiscono alla natura divina del Signore Gesù che è un solo Dio col Padre e se il Padre, per i motivi che abbiamo detto ieri, non può e non deve pregare, non può farlo il Figlio e neanche, come vedremo domani, lo Spirito Santo che è uno col Padre e il Figlio. Dio, essendo grazia assoluta, non può pregare se stesso. Dobbiamo però considerare anche la natura umana di Gesù e, nel pensiero dei Padri, è secondo questa che Egli ha pregato durante la sua vita terrena. Domanda: Ma ora che siede alla destra del Padre? Pur non pregando in senso stretto, Egli intercede per noi come si legge nella Prima lettera di san Giovanni (2,1). E come “avvocato”, dice Francesco “per giustizia, può chiedere al Padre ciò che vuole. Come gli avvocati, che abitualmente non chiedono per grazia i diritti che stanno discutendo, ma per giustizia”. Il Signore Gesù, come si evince dalla Sacra Scrittura, nella sua gloria, è l’unico Mediatore tra Dio e l’uomo. Nella prima lettera a Timoteo (2,5), san Paolo dichiara: «Uno solo è Dio e uno solo il mediatore tra Dio e gli uomini, l’uomo Gesù Cristo…». Prosegue Francesco: “Il Salvatore non chiede senza buoni argomenti, poiché mostra al Padre le sue piaghe quando vuole ottenere qualche cosa”. La Liturgia recita, infatti, che il “Signore Gesù con i segni della passione vive immortale”. L’argomento principe della nostra difesa sono, dunque, quelle piaghe che ci hanno meritato la salvezza; ed esse sono la testimonianza perenne del suo amore infinito verso di noi. “Quindi è una verità assoluta – aggiunge il Nostro – che, benché Nostro Signore chieda quello che vuole per giustizia, in quanto uomo non omette di umiliarsi davanti al Padre, rivolgendosi a lui con molta riverenza e compiendo profondissimi atti di umiltà; e mai nessuna creatura ha saputo e potuto fare tanto; sicché la sua domanda si può chiamare preghiera”. A questo punto dobbiamo sperare di aver ben interpretato il pensiero del Salesio. E allora lasciamoci difendere da questo “Principe del Foro”…celeste. Per di più la sua difesa è “pro bono”, cioè gratuita.

Preghiamo

Signore Gesù tu sei l’unico ponte tra il Padre e noi, l’anello di congiunzione tra Dio giusto e noi peccatori; non abbandonarci mai e insieme a Colei che dalla croce ci hai dato come Madre, volgi su di noi il tuo sguardo d’amore. Amen

Poiché nessuno di noi è esente dal peccato ed abbiamo tutti bisogno della misericordia di Dio, oggi, per qualche istante, chiediamo al Signore di “non abbandonarci alla tentazione.

Buona giornata,

PG&PGR