Carissimi,
crediamo sia lecito chiederci perché Dio permette la tentazione. Francesco di Sales, su questo, ha le idee molto chiare e ci dice che “bisogna guardare l’intenzione della divina Maestà nel tempo della tentazione; non perché ci sia lecito pensare che sia Dio che ci tenta; certamente no, perché non è possibile (Cfr.Gc 1,13), ma egli permette che veniamo tentati ed esercitati”.
Sarebbe troppo comodo per noi se Dio non permettesse la tentazione. Che valore avrebbe vincere qualcosa che in effetti non c’è perché Egli la impedisce? Ci piacerebbe “vincere facile”! E poi questo non limiterebbe il nostro libero arbitrio? Nonostante ciò, come ci assicura san Paolo “Dio non permette che siamo tentati oltre le nostre forze” (Cfr. 1Co 10,13). Il de Sales prosegue dicendo che la tentazione è “utile” alla nostra fortificazione “e renderci decisi e coraggiosi nel suo servizio per la conquista delle vere e solide virtù”. E subito dopo aggiunge: “E’ un errore pensare di poterle conquistare e giungere alla perfezione senza provare tentazioni dei vizi contrari. Sono vuote immaginazioni quelle delle persone del mondo che pensano che le anime pie non siano tentate”. Ieri abbiamo citato sant’Antonio Abate e san Martino di Tour che, per tutta la loro esistenza hanno combattuto contro il demonio e le sue lusinghe. Ma ce ne sono molti altri e fra questi san Pio da Pietrelcina che, sin dalla giovinezza, ha lottato contro il maligno che, in ogni modo, cercava di carpire la sua anima. Santa Gemma Galgani, sconfisse le seduzioni del male con la forza della preghiera: San Giovanni Maria Vianney, il santo patrono dei parroci, veniva costantemente attaccato dallo spirito del male proprio perché, attraverso il ministero della Riconciliazione, riusciva a riportare tante anime sulla retta via. E ancora santa Teresa d’Avila, san Filippo Neri e tanti altri. Dunque, anche le anime elette sono costantemente bersagliate dalle tentazioni, ma sono in grado di vincerle, senza lamentarsi “dato che, per tale mezzo, possono acquistare molti meriti”.
Preghiamo
Padre santo, per tanti anni abbiamo pregato dicendo “non indurci in tentazione”; oggi diciamo “non abbandonarci alla tentazione”. Il senso è lo stesso in quanto concludiamo chiedendoti di liberarci dal male, da ogni male. Amen
Pensiamo, oggi, a quanti mali tengono ingabbiato l’uomo: guerre, malattie, sfruttamento, egoismi di ogni genere, e tanti altri… Buona giornata,
PG&PGR