Carissimi,
le croci, di qualunque tipo e portata, lo sappiamo bene tutti, non ce le scegliamo noi e san Paolo, dice Francesco, ce ne dà testimonianza in diverse sue lettere: persecuzioni, flagellazioni, lapidazioni, naufragi, pericoli vari, ecc. Ma l’Apostolo le accoglie per amore di Dio affermando con convinzione che nulla potrà mai separarci dall’amore di Dio (Cfr Rom 8,31-39) in quanto la croce “è il sigillo di Dio”.
A questo punto, però, il Nostro si sente in dovere di metterci in guardia nei confronti di un errore comune e cioè “quello di non stimare e non voler portare le croci loro presentate se non sono grosse e pesanti”. Potrebbe sembrare un controsenso, un’assurdità, ma Francesco ci ha abituati a questo modo di esprimersi e, molto spesso, quelle che a noi sembrano esagerazioni, hanno un fondo di verità. Ascoltiamo cosa dice in proposito: “Un religioso si assoggetterà volentieri a compiere grandi austerità, come digiunare, portare il cilicio, darsi rudi discipline, mentre manifesterà riluttanza ad obbedire se gli verrà comandato di non digiunare, o di prendersi un po’ di riposo, e cose simili, nelle quali può sembrare che ci sia più distensione che sofferenza”. Non dimentichiamo che Gesù, stesso portando i discepoli di ritorno da una missione, in un luogo appartato, raccomanda loro di riposarsi un po’ (Cfr. Mc 6,31). Anche il giusto riposo è un dono di Dio e come tale va accolto. Continua il de Sales: “Vi sbagliate se pensate che ci sia meno virtù nel sottomettersi a quelle obbedienze, perché il merito della croce non consiste nel suo peso, ma nel modo nel quale la si porta”. Accogliere una piccola sofferenza o fare una semplice penitenza, a fronte di una sofferenza o penitenza più gravose, di fronte al Signore, hanno lo stesso valore se sono accolte con semplicità e disponibilità. E Francesco, per sottolineare quanto ha appena detto, aggiunge: Dirò ancora molto di più: qualche volta c’è maggior virtù nel portare una croce di paglia anziché una croce molto pesante, perché è necessario usare un’attenzione maggiore per timore di perderla”. E poi potremmo aggiungere che il Signore dà le croci sempre attento alle reali possibilità per portarle.
Preghiamo
Signore, tu valuti sempre le nostre forze prima di metterci una croce sulle spalle; perdonaci se troppo spesso ci lamentiamo dimenticando che tu la porterai insieme a noi e ci sosterrai nei momenti difficili. Amen
E anche oggi, abbracciamo le nostre croci, grandi o piccole che siano, confidando nell’aiuto di Dio. Buona giornata,
PG&PGR