18 Ottobre 2024: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi,

la Domenica delle Palme è un giorno talmente complesso e talvolta vissuto solo in funzione dei segni esteriori, che Francesco di Sales ci gira attorno, a cerchi concentrici, prima di arrivare al cuore dell’argomento. Anche oggi, infatti, ci parla della semplicità (e pensare che era partito da…un’asina!). Dice: “Per capire la semplicità, in primo luogo, dobbiamo sapere che ci sono tre virtù che hanno una così stretta parentela e somiglianza che sembra non ci sia differenza tra loro: la verità, la purezza e la semplicità”. Prima di tutto la verità! Ma cos’è la verità? Se ricordate bene anche Pilato, durante il processo di Gesù, rimane spiazzato di fronte a questa parola (Cfr. Gv 18,38). Risponde il Nostro: “La verità non è altro che mostrarci esteriormente tali quali siamo nel nostro interno; infatti la falsità consiste nel dire o nel fare cose contrarie al nostro sentimento interiore”. Forse il pensiero di Francesco, anche se non lo dice chiaramente, vola ai farisei del tempo di Gesù che “dicono e non fanno” (Cfr. Mt 23,3). Ma l’ipocrisia dei farisei è una “malattia” talmente contagiosa e dura da essere debellata, che ha infettato tutti i secoli, fino ai nostri giorni. La seconda virtù, continua, è la purezza: “Una virtù che non può soffrire alcuna contaminazione peccaminosa nei nostri cuori”. La purezza non è relegata alla sola sfera sessuale come generalmente si pensa e infatti il Nostro ci fa notare che anche l’andare in chiesa con intenzioni che nulla hanno a che vedere col nostro rapporto con il Signore, “è un’intenzione impura in quanto è equivoca…La purezza ha, dunque, una sola intenzione, o perlomeno non ne intrattiene alcuna impura e che non tende alla gloria di Dio”. Scusa Francesco, a questo punto siamo obbligati a chiederti cosa intendi per perfetta semplicità. Ci risponde: “Avere in tutto quello che si fa una sola ed unica esigenza: piacere a Dio”. A questo punto non resta che chiederci se la nostra testimonianza cristiana è vera, è pura, è semplice. E se qualche volta non lo è, chiediamo al Signore di farcelo capire per poterci correggere.

Oggi è la festa dell’Evangelista san Luca, fedele interprete della predicazione di san Paolo. Preghiamo

Signore Dio nostro, che hai scelto san Luca per rivelare al mondo con la predicazione e con gli scritti il mistero della tua predilezione per i poveri, fa’ che i cristiani formino un cuore solo e un’anima sola, e tutti i popoli vedano la tua salvezza. Amen

Viviamo questa giornata nella semplicità di chi, nonostante i propri limiti, si sente sempre amato da Dio. Buona giornata e auguri a tutti i Luca che conosciamo,

PG&PGR