16 Ottobre 2024: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi,

prima di passare alla quarta considerazione, vediamo cosa ci dice Francesco concludendo quella precedente: “Non servirebbe a nulla ascoltare (il Signore), se non facessimo ciò che ci dice, osservando fedelmente i suoi comandamenti e le sue volontà. Ora, che l’ascoltino volentieri se ne trovano molti; molti anche che lo vorrebbero seguire sul monte Tabor, ma molto pochi sul Calvario. Nondimeno questo monte giova più dell’altro; come pure giova di più compiere la volontà di Dio, o anche amarla in qualche evento che più ci contraria, che ascoltare Nostro Signore in mezzo alle consolazioni che qualche volta riceviamo nell’orazione”. Certamente è meno impegnativo seguire il Signore sul Tabor che non sul Calvario. Ma non ci dimentichiamo che il primo ci mostra il Signore nella gloria della risurrezione che è “figlia” della sofferenza e della croce. Seguire Cristo quando tutto va per il giusto verso non è difficile; ma seguirlo sul Calvario…è ben altra cosa. Con la quarta considerazione il de Sales prende in esame il fatto che i tre apostoli, che erano caduti con la faccia a terra, rialzandosi videro Gesù solo (Cfr. Mt,176-8). Egli considera questo come il grado più alto della perfezione: “non vedere più che Nostro Signore, qualunque cosa facciamo”. Forse qualcuno penserà che è difficile scorgere Gesù nel volto di chi non la pensa come loro, oppure nello sguardo corrucciato del “capo” sempre scontento e che pretende sempre di più o in quello del marito o della moglie che si “beccano” in continuazione e in quello dei figli sempre più esigenti, o del parroco che…rompe!. Francesco fa questa constatazione: molti eviteranno di guardare alle cose del mondo, ma pochi quelli che non guarderanno se stessi e sceglieranno, tra i loro esercizi di devozione “quelli che piacciono loro di più e sono più conformi alle loro inclinazioni. Tuttavia bisogna vedere soltanto Dio, cercare lui soltanto e non avere affetto che per lui, e allora saremo beati”. Dunque, mettere Dio al primo posto nella nostra vita: ci renderemo conto che tutto il resto non ci sarà tolto, ma reso in abbondanza, cento volte tanto. Questo è stato lo spirito che ha guidato santa Margherita Maria Alacoque, la Visitandina che nel XVII secolo è stata la promotrice della devozione al Sacro Cuore di Gesù e della quale oggi ricorre la memoria. Preghiamo

Effondi su di noi Signore, lo spirito che in modo singolare hai donato a santa Margherita Maria, perché possiamo conoscere l’amore di Cristo che supera ogni conoscenza e siamo ricolmi di tutta la tua pienezza. Amen

Guardiamo, oggi, con occhi e cuore nuovi, al Cristo che incontreremo negli altri, anche in quelli meno simpatici… Non saremo delusi. Buona giornata,

PG&PGR