15 Ottobre 2024: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi,

nella terza considerazione Francesco ci invita a riflettere sulle parole di Dio sul monte Tabor: «Questi è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto. Ascoltatelo» (Mt 17,1), ed è a questo che san Pietro allude nella sua seconda lettera (1,17). Dice il Nostro: “Bisogna dunque obbedire all’eterno Padre seguendo Nostro Signore, ascoltando la sua parola. Ed ecco come ci viene insegnato che tutti, qualunque sia la loro condizione, debbono pregare e fare orazione, perché, è soprattutto in quella circostanza che il Divin Maestro ci parla”.

Pregare non vuol dire riempirsi la bocca o la mente di tante belle parole, magari dette o pensate in buon italiano (!), ma soprattutto mettersi in ascolto di ciò che il Signore vuole dirci. Certamente, continua il Nostro, la “quantità” dei momenti di preghiera non potranno essere eguali per tutti in quanto “non sarebbe opportuno che coloro che hanno molti affari da sbrigare rimanessero in preghiera il tempo che vi passano i Religiosi”. Pensiamo per un momento alla Vergine Maria e a san Giuseppe nella loro casa di Nazaret; avranno certamente pregato tanto insieme, ma senza venir meno ai loro impegni familiari e di lavoro. “Tuttavia –prosegue – affermo che, se volete compiere bene il vostro dovere, dovete pregare Dio, ed è nell’orazione che impariamo a fare bene ciò che dobbiamo fare”. E questo rimane valido non solo per i religiosi/religiose, ma per ogni cristiano. Lo stesso Gesù, ci fa notare il Salesio, “quando intendeva compiere un’azione rilevante si metteva in preghiera” ritirandosi in luoghi appartati. I Vangeli fanno spesso riferimento a questi momenti “privati” di dialogo tra Gesù e il Padre: i quaranta giorni nel deserto prima di iniziare la sua vita pubblica, lo stesso episodio della Trasfigurazione e tanti altri momenti nei quali, lasciati i discepoli al loro lavoro, si ritirava da solo in luoghi appartati fuggendo dalle folle. Quanti santi, più o meno conosciuti, prima di affrontare qualche “missione”, hanno imitato il Signore ritirandosi da soli in preghiera. Chiediamoci se, anche noi, di fronte a qualche serio impegno, non potremmo fare la stessa cosa.

Oggi, con tutta la Chiesa, facciamo memoria di santa Teresa d’Avila, vergine e Dottore della Chiesa.
Preghiamo

O Dio, che per mezzo del tuo Spirito hai suscitato santa Teresa per mostrare alla Chiesa una via nuova nella ricerca della perfezione, concedi a noi di nutrirci sempre della sua dottrina e di essere infiammati da un vivo desiderio di santità. Amen

E se oggi saremo chiamati a fare qualche scelta importante, ritiriamoci in noi stessi e chiediamo l’aiuto dello Spirito Santo.

Buona giornata,

PG&PGR