8 Giugno 2024: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi,

riprendiamo il discorso interrotto ieri, col secondo esempio che ci propone Francesco di Sales: “Il giglio non ha stagione, ma fiorisce presto o tardi secondo che lo si pianta più o meno profondamente nella terra. Posto solo tre dita sotto terra, fiorirà subito, ma posto sei o nove dita fiorirà proporzionatamente sempre più tardi. Se il cuore che aspira all’amore divino è molto preso dagli affari terreni e temporali, fiorirà tardi e con difficoltà; ma se è nel mondo solo quel tanto che la sua condizione richiede, lo vedrai fiorire ben presto in dilezione e mandare il suo gradevole profumo”.

I santi, prosegue il Nostro, spesso si ritiravano in solitudine per sentirsi più vicini all’amore di Dio e lo stesso Gesù, aggiungiamo noi, tante volte si ritirava in solitudine per “dialogare” col Padre. Quanto avremmo bisogno anche noi di prenderci qualche momento di “deserto” per pregare più intensamente senza essere distratti da altro. Purtroppo, lo sappiamo bene, questo non è facile, ma forse non ci proviamo abbastanza. Il Cantico dei Cantici, come abbiamo detto sin dall’inizio di questa “avventura”, è l’asse portante di tutto il Trattato dell’amor di Dio e Francesco interpretando un po’ liberamente questo poema d’amore e per sottolineare che tutti i desideri vanno sottomessi all’amore di Dio, dice: “La sacra sposa chiudeva un occhio, per concentrare più fortemente la vista nell’altro e penetrare così più a fondo in mezzo al cuore del suo diletto, che voleva ferire d’amore; per questo essa tiene la sua capigliatura talmente stretta e raccolta nella treccia, da sembrare che abbia un capello solo, di cui si serve come di catena per legare e rapire il cuore dello sposo e renderlo schiavo della sua dilezione. Le anime veramente desiderose di amare Dio chiudono l’intelletto ai discorsi delle cose mondane, per applicarlo con maggiore ardore nella meditazione delle cose divine, e concentrano tutte le loro aspirazioni sotto l’unica intenzione di amare unicamente Dio. Chi desidera qualche cosa senza desiderarla per Dio, desidera meno Dio”. Nel cuore spesso abbiamo tanti desideri e tante aspirazioni, alcune molto buone, altre molto meno; filtriamole attraverso l’amore di Dio.

Dopo aver celebrato ieri la Solennità del Sacratissimo cuore di Gesù, oggi la Chiesa ci invita a volgere lo sguardo al Cuore Immacolato di Maria.

Preghiamo

O Dio, che hai preparato una degna dimora dello Spirito Santo nel cuore della beata Vergine Maria, per sua intercessione concedi anche a noi, tuoi fedeli, di essere tempio vivo della tua gloria. Amen

Il Vangelo che verrà proclamato domani ci inviterà a metterci in ascolto della Parola del Signore per essere suoi “parenti”. Accettiamo con amore questa “parentela”. Buona giornata e buona domenica,

PG&PGR