19 Giugno 2024: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi,

nel nono capitolo che iniziamo oggi, Francesco di Sales indica “Qualche altro mezzo per applicare più esplicitamente le nostre opere nell’amore di Dio” ed esordisce con un esempio curioso (ci chiediamo sempre dove li vada a pescare!), dicendo che la pavona (o pavonessa se preferite), quando cova in luoghi molto bianchi, anche i pulcini nascono completamente bianchi. Poco ci interessa quanto questo avvenga effettivamente, ma ci interessa l’applicazione che egli ne fa: “Così quando le nostre intenzioni si trovano nell’amore di Dio, se progettiamo qualche opera buona, o prendiamo qualche iniziativa, tutte le azioni che ne seguono prendono il valore e traggono la nobiltà dell’amore da cui hanno origine”. Ma non bisogna fermarsi a questo in quanto per realizzare un eccellente progresso nella devozione, come aveva già scritto nella Filotea, ogni giorno bisogna offrire e orientare le nostre azioni verso Dio. Pensiamo: due sposi, per dirsi il loro amore, non aspetteranno l’anniversario di matrimonio o il giorno di san Valentino, ma lo faranno tutti i giorni e anche più volte al giorno, senza stancarsi. Infatti, prosegue il Nostro: “Nel rinnovamento giornaliero della nostra offerta, mettiamo nelle nostre azioni l’energia e la virtù della dilezione, mediante una rinnovata applicazione del cuore alla gloria divina, per il qual mezzo viene santificato sempre più”. Pensiamo ancora a quante volte, durante la nostra giornata, il pensiero vola verso le persone più care, vicine o lontane che siano? Diverse volte, crediamo. Allo stesso modo dovremmo fare nei confronti di Dio e già, in alcuni degli incontri precedenti,  ci aveva ricordato gli slanci quotidiani del cuore verso Dio di tanti santi. “Quanto è felice l’anima –continua il de Sales – che ha compiuto bene una volta la spogliazione e la perfetta rassegnazione di se stessa nelle mani di Dio”. Come abbiamo già detto in passato, nel linguaggio salesiano, la rassegnazione indica il paziente affidamento alla volontà di Dio. Noi siamo convinti che tutti, Papa, vescovi, sacerdoti, religiosi e religiose, laici sposati e non, anziani, giovani, abbiamo bisogno di riscoprire ogni giorno il nostro rapporto con Dio, senza darlo per scontato, e farlo diventare sempre più un vero rapporto di amicizia e di amore; il segreto è quello di non accontentarsi mai di volerLo amare sempre più.

Preghiamo

Concedici, Signore, la gioia di sentirci sempre amati da Te e aiutaci, soprattutto nei momenti di difficoltà, ad invocare con fede e con amore filiale il Tuo nome di Padre, Amen

Forse ricordiamo qualche “giaculatoria” o invocazione imparate da piccoli. Non vergogniamoci di ripeterne qualcuna oggi. Di fronte a Dio siamo sempre piccoli… Buona giornata,

PG&PGR