10 Giugno 2024: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi,

da tutto ciò che abbiamo letto finora ci sembra chiaro che Dio è veramente “geloso”, come Egli stesso dice in diversi passi dell’Antico Testamento rivolgendosi al suo popolo e a noi oggi: un Dio che ci vuole tutti per sé. Ma potremo dire coralmente: Padre buono, oltre all’anima ci hai dato anche un corpo, fatto a tua immagine, da custodire e da amare, una famiglia da accudire, una comunità da servire, una vita sociale da vivere. Come possiamo rendere compatibili l’amore per Te con queste esigenze terrene? Il Signore, attraverso Francesco di Sales ci risponde: “Le occupazioni legittime non ci impediscono di praticare il divino amore”. A tale argomento l’Autore dedica questo quarto capitolo e alcuni di quelli che seguiranno. Però, parlando di “occupazioni legittime”, aggiunge questa considerazione: “La curiosità, l’ambizione, l’inquietudine, con l’inavvertenza e la mancanza di considerazione del fine ultimo per il quale siamo in questo mondo (amare e servire Dio con tutto il cuore, ndr), sono motivo per cui abbiamo mille volte più ostacoli che occupazioni, più rumore che azione, più occupazioni che doveri; e questi sono intralci”. Ci vengono in mente i nostri bambini del catechismo sempre più carichi di impegni oltre alla scuola: calcio, piscina, danza, scuola di musica, ecc. Tutte cose buone, per carità, ma spesso fanno perdere di vista l’impegno che dovrebbero avere per crescere spiritualmente come ad esempio, la catechesi in preparazione alla Prima Comunione e, in modo più evidente, la partecipazione alla messa domenicale. Forse anche i loro genitori sono “distratti” da tante altre cose, mancando all’impegno di essere i primi catechisti dei loro figli. Le scuse sono sempre tante, ma poche quelle plausibili. Infatti Francesco prosegue dicendo che il re Davide e tanti secoli dopo di lui il santo re Luigi IX “fra tante traversie, fatiche e impegni che ebbero, sia in pace che in guerra, non tralasciarono mai la preghiera”. Lo stesso san Bernardo, osserva, “non perdeva nulla del progresso che desiderava fare in questo santo amore pur trovandosi nelle corti e presso gli eserciti dei grandi principi, dove si impegnava a ricondurre gli affari di stato al servizio della gloria di Dio…non prendeva il colore degli affari e delle conversazioni, come un camaleonte quello dei luoghi dove si trova, ma rimaneva sempre tutto unito a Dio, sempre candido di purezza, sempre rosso di carità, sempre pieno di umiltà”. Abbiamo conosciuto alcune persone che, anche in ambienti “ostili”, non hanno mai dimenticato il loro impegno con Dio tanto da essere chiamati, dai propri colleghi, “don”…

Preghiamo

Signore, tu conosci le tante nostre occupazioni legittime, tante le preoccupazioni, tanti gli ostacoli che incontriamo. Aiutaci a non perderci in questo mare agitato della vita e come un faro in una notte buia, guidaci e accompagnaci verso il porto sicuro del tuo amore. Amen

Chissà se oggi, tra le tante nostre legittime occupazioni, riusciremo a trovare un “angolino” anche per Dio. Buona giornata,

PG&PGR