Carissimi,
iniziamo, oggi, l’ottavo capitolo dell’undicesimo libro del TAD che ha questo titolo: “La carità comprende tutte le virtù”. Francesco di Sales apre il suo discorso citando un versetto del libro della Genesi (2,10): “Un fiume usciva da Eden per irrigare il giardino, poi di lì si divideva e formava quattro corsi” e paragona il nostro cuore al paradiso terrestre dove Dio “fa sgorgare il fiume della ragione e del lume naturale”; poi “quel fiume si divide in quattro rami, ossia prende quattro direzioni, secondo i quattro settori dell’anima” che sono l’intelletto, la volontà, la concupiscenza e l’irascibilità. In questi quattro settori il Salesio vede le virtù cardinali che, come abbiamo già detto, sono il cardine della vita cristiana. Ed ecco come la ragione, o lume naturale, agisce nei settori dell’anima: sull’intelletto pratico “ossia quello che distingue tra le azioni che si debbono fare e quelle che si debbono fuggire” chiamando in causa la prima delle virtù cardinali, la prudenza, che guida il nostro spirito ed allontana il male perseguendo il bene; sulla nostra volontà fa sorgere la giustizia, che non altro che dare a ciascuno ciò che gli è dovuto; sulla concupiscenza che è stimolata dalla temperanza a moderare le passioni umane; infine sugli impeti dell’irascibilità (o collera) per far prevalere la fortezza capace di dominarli. E come ogni grande fiume, quello della ragione, si divide in tanti fiumi più piccoli e rigagnoli affinché, spiega il Nostro “tutte le passioni umane possano essere ben indirizzate all’onestà ed alla felicità naturale”. Questo vale per ogni essere umano, ma Dio “volendo arricchire i cristiani di uno speciale favore, fa sgorgare in cima alla parte superiore del loro spirito una sorgente soprannaturale, chiamata grazia, la quale comprende, è vero, la fede e la speranza, ma che consiste tuttavia nella carità. Questa purifica l’anima da tutti i peccati e poi la orna e abbellisce di una deliziosa bellezza, e finalmente effonde le sue acque su tutte le facoltà ed operazioni della medesima, per dare all’intelletto una prudenza celeste, alla volontà una santa giustizia, all’appetito concupiscibile una sacra temperanza, e all’appetito irascibile una fortezza devota, affinché tutto il cuore umano tenda all’onestà e felicità soprannaturale, che consiste nell’unione a Dio”. Le virtù cardinali guidano, attraverso la grazia divina, ad accrescere la fede e la speranza, ma poi è la carità che “compie il miracolo” della conversione. Quando la carità incontra un cuore pronto ad accoglierla, come quello di san Paolo e di tanti altri, lo trascina al suo servizio; ma quando incontra un cuore che è ancora lontano dall’amore di Dio, come erano la Maddalena, santa Maria egiziaca o il buon ladrone, l’amore divino, non trovando alcuna virtù naturale, opera una trasformazione e una conversione ancora più sorprendenti. Non è questo un segno dell’amore di Dio aperto a tutti?
O Padre, che nella tua immensa bontà estendi a tutti i popoli il dono della fede, guarda i tuoi figli di elezione, perché coloro che sono rinati nel Battesimo ricevano la veste candida della vita immortale. Amen
Lasciamo che in noi, oggi, scorra il fiume della carità perché sommerga il nostro cuore con i suoi doni. Buona giornata e buona domenica della Divina Misericordia,
PG&PGR