Carissimi,
“Quante volte facciamo delle scelte infinitamente più vergognose e miserabili”. Scusate il tono, ma sono parole del testo…non ci permetteremmo mai! Non possiamo comunque negare che a volte i nostri comportamenti non sono proprio secondo il pensiero di Dio, visto che siamo tutti peccatori. Francesco narra che una volta “sant’Agostino volle prendersi il piacere di esaminare attentamente delle mandragore per poter meglio comprendere la ragione per cui Rachele le aveva tanto desiderate, e trovò che all’esterno erano belle e con un gradito profumo, ma completamente senza gusto”. Fece questo, spiega, per cercare di capire il motivo che spinse Rachele a desiderarle tanto. Poi, citando il suo “amico” Plinio, dice che “quando i chirurghi dànno da bere il succo della mandragora a coloro che devono operare per rendere il loro corpo insensibile, accade spesso che il solo odore faccia effetto, addormentando i pazienti in modo sufficiente. Per questo motivo la mandragora è una pianta incantatrice, che incanta gli occhi, i dolori, i dispiaceri ed ogni passione per mezzo del sonno. Del resto chi la odora troppo a lungo diventa muto, e chi ne beve molta muore senz’altro”. Dunque meglio starne lontani soprattutto se si pensa che lo stesso effetto della mandragola (ammesso che ne abbia!) lo possono avere il fasto, la ricchezze i piaceri mondani e tante altre cose frivoli. Inutile dire che tali cose hanno un aspetto invitante e attraggono la volontà, ma la ingannano “con la vanità dei loro profumi, e la rinomanza che attribuiscono loro i figli del secolo stordisce ed uccide coloro che si impegnano con troppa attenzione o che ne abusano. L’abuso, anche nelle cose semplici come il mangiare, il concedersi qualche svago, ecc. può portare ad abbandonare l’amore dello Sposo celeste e dunque “come possiamo dire che l’amiamo sopra tutte le cose se anteponiamo alla sua grazia simili sciocche vanità?” Ci sembra evidente che Francesco si riferisce alle esagerazioni che non mancano mai. Ci torna alla mente quell’equilibrio di cui abbiamo parlato in altre occasioni. Forse qualcuno potrebbe obiettare che il nostro Autore pretenda un po’ troppo. E’ vero, ma non dimentichiamo il contesto storico nel quale vive e, soprattutto, la conoscenza della società del tempo, delle classi sociali altolocate che, a motivo del suo stato, doveva frequentare, con tutte le tentazioni che ne derivavano. Ma i nostri tempi, sono forse diversi? Per alcuni aspetti, forse; per altri certamente no, basti pensare a certi programmi che le varie TV ci propinano.
Preghiamo
Signore allontana da noi la tentazione della mondanità che spesso ci accalappia e ci fa perdere di vista il vero bene. Insegnaci ad essere equilibrati nelle scelte e soprattutto a non fare quelle che potrebbero allontanarci da Te. Amen
Ed oggi vigiliamo maggiormente su noi stessi perché il Signore continua a fidarsi di noi. Buona giornata,
PG&PGR