Carissimi,
l’amore di Dio sopra ogni cosa impone dei sacrifici, a volte, anche gravosi. Ripensiamo al povero Giuseppe, penultimo figlio di Giacobbe, al quale abbiamo accennato ieri e proviamo ad immaginare quale pena abbia provato nel vedersi ingiustamente accusato e imprigionato. Quanto doveva essere grande in lui l’amore di Dio, simile a quello del suo bisnonno Abramo pronto a sacrificare suo figlio Isacco. Diciotto secoli dopo, un altro Giuseppe, anch’egli figlio di un Giacobbe, avrebbe mostrato, seppur in altro modo, il suo amore e la sua sottomissione al volere di Dio. Ma veniamo al testo odierno che conclude il settimo capitolo: “La divina dilezione – dice Francesco – vuole che si abbiano altri amori, e spesso non sarebbe possibile distinguere qual è l’amore principale del nostro cuore, perché il cuore umano attira spesso affettuosamente nel letto della compiacenza l’amore delle creature, anzi spesso giunge a moltiplicare gli atti del proprio affetto verso le creature che quelli di dilezione verso il Creatore”. Ma per alcuni, come abbiamo visto prima, l’amore di dilezione verso Dio, in forza della loro fede, ha avuto la meglio. In effetti, non lo si può negare, l’amore per le creature è, umanamente, più attraente di quello per Dio, ma immensamente meno salvifico. Il Salesio ci offre questi paragoni: “Una perla di Cleopatra aveva più valore della più grande delle nostre pietre; eppure questa è molto più grande: l’una è più grande, l’altra più preziosa”. Chiediamoci: per noi è più importante la quantità o la qualità? Il secondo paragone mette a confronto la gloria di un regnante conquistata con la guerra a quella derivante da un governo che si poggia sulla pace e sulla giustizia. Senza dubbio la prima è più eclatante, ma l’altra, senza spargimento di sangue, più giusta e duratura. Allo stesso modo, continua, tra gli strumenti di un’orchestra le percussioni hanno un suono più forte, ma altri strumenti, più delicati, fanno gustare meglio la melodia. L’amore per Dio, il più delle volte è silenzioso, discreto, gratuito e quando un cuore ama profondamente Dio non permetterà ad alcuna cosa o creatura di separarlo da questo amore. “Quando l’amore sacro compie la sua opera –conclude il Nostro – lo fa in modo così elevato che sorpassa tutto perché fa preferire Dio a tutte le cose, e senza riserve”. Ricordiamo le parole di San Paolo nella lettera ai Romani (8, 35.37): «Chi ci separerà dunque dall’amore di Cristo? Forse la tribolazione, l’angoscia, la persecuzione, la fame, la nudità, il pericolo, la spada?… Ma in tutte queste cose noi siamo più che vincitori per virtù di colui che ci ha amati.»
Preghiamo
Il tuo amore, Signore, sorpassa tutto e abbatte tutte le nostre resistenze; insegnaci ad essere sempre pronti a seguirlo e, anche nelle difficoltà, a metterlo al primo posto. Amen
Anche oggi, forse, ci troveremo di fronte a qualche contrarietà. Affidiamola al Signore e confidiamo in Lui. Buona giornata,
PG&PGR