Carissimi,
il nostro Francesco, cosciente delle difficoltà e delle incertezze che ciò che ci ha detto nel capitolo precedente, a proposito della ”volontà morta in se stessa”, in quello che iniziamo oggi, il quattordicesimo, ci offre un aiuto dandoci un “Chiarimento su quanto è stato detto sulla morte della nostra volontà”. Ci affidiamo alla sua saggezza con la speranza che la spiegazione non complichi ulteriormente le cose come avviene quando si legge il “bugiardino” delle medicine che, spesso, per capirlo ci vuole una laurea in medicina… Speranzosi, sentiamo come il Nostro esemplifica: “È pensabile che la santissima Vergine nostra Signora ricevesse tanta soddisfazione nel portare in braccio il suo caro piccolo Gesù, che il gran piacere non le faceva sentire la stanchezza o almeno gliela rendeva gradita…E se, tenendolo per mano, qualche volta lo lasciava camminare accanto a lei con i propri piedi, non era già perché non preferisse tenerlo in collo pendente sul petto, ma lo faceva per esercitarlo a fare i primi passi e a camminare da solo”. Tutte le mamme, i papà, e anche i nonni o i fratelli e sorelle maggiori, hanno fatto questa esperienza. Allo stesso modo si comporta Dio che ci insegna a camminare con Lui, lasciandoci, però, la libertà di scegliere tra questi due modi: “In primo luogo possiamo avanzare camminando con i passi della nostra volontà, che avremo cura di conformare alla sua divina volontà e seguendola ovunque ci conduce”. Il bambino che sta imparando a camminare da solo, non abbandona la mano ci chi lo conduce e ha sempre bisogno della sua vicinanza per vincere la paura di cadere. Ma alcuni bambini (sembra siano i maschietti!) sono più dipendenti dalle mani sicure dei genitori e preferiscono essere portati in braccio più a lungo (pigroni? No, solo inconsciamente più prudenti!). Questo è il secondo modo: “andare con Nostro Signore anche senza alcuna volontà, lasciandoci semplicemente portare dal suo beneplacito divino, come un bambino tra le braccia della mamma”. A giudizio del Salesio, questo secondo modo è consigliabile in quanto esprime una maggiore volontà che, morendo a se stessa, “aderisce semplicemente a tutto ciò che Dio vuole sia fatto da noi, su di noi e di noi”. Abbandonarci alla volontà di Dio è comunque una scelta libera; in questo sta la liberalità di Dio: ci lascia, sempre e comunque, camminare tenendoci per mano e aiutandoci a rialzarci se cadiamo o, se vede che siamo ancora troppo fragili e insicuri, è pronto a portarci in braccio per condurci dove Lui vuole. Proseguendo, l’Autore torna a mettere in moto la sua immaginazione, ma questo lo vedremo domani.
Preghiamo
Rafforza, o Padre, la nostra vigilanza nell’attesa del tuo Figlio, perché illuminati dalla sua parola di salvezza, andiamo incontro a lui con le lampade accese. Amen
Quale modo sceglieremo oggi? Sta a noi deciderlo. Buona giornata,
PG&PGR