9 Ottobre 2023: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi,

così come gli alberi, quando sono adulti, producono semi per la loro riproduzione, dice il Salesio, “le virtù non giungono mai alla loro giusta e sufficiente misura senza generare in noi desideri di progredire, i quali, come sementi spirituali, servono a produrre nuovi gradi di virtù;

e mi sembra che la terra del nostro cuore abbia il comando di germogliare le piante delle virtù in modo da produrre i frutti delle sante opere, ciascuna secondo la sua specie, insieme con i semi dei desideri e dei propositi di moltiplicare e crescere sempre più nella perfezione; la virtù che non ha il grano o il nocciolo di tali desideri, non è giunta a sufficiente maturità”. Come dicevamo nello scorso incontro, bisogna essere avidi di perfezione tanto da “contagiare” anche gli altri. La testimonianza che il cristiano è chiamato a dare negli ambienti in cui vive deve portare i suoi frutti, magari non immediati, poco visibili, a volte anche inimmaginabili. Quante anime, lontane da Dio, hanno subito il fascino di qualche santo testimone della fede fino ad esserne contagiati? Un seme diventa una pianta che, a sua volta, produce altri semi che diventeranno piante per produrne altri, e così via. Ma c’è anche chi si accontenta di una striminzita sufficienza, del “sei politico” di passata memoria che non era destinato a chi aveva potenzialità di studio limitate, ma a coloro che con la protesta camuffavano la poca voglia di studiare. Francesco cita san Bernardo che, rivolgendosi ai monaci meno ferventi, dice: “Or dunque fannullone, non vuoi avanzare nella perfezione? No. Non vuoi nemmeno peggiorare? No, per davvero. E allora che diamine? Non vuoi essere né peggio, né meglio! Povero uomo, tu pretendi di essere ciò che non puoi essere. Niente è realmente stabile né fermo in questo mondo, ma dell’uomo è detto ancor più dettagliatamente che non rimane mai nella stessa condizione”. E’ necessario, dunque, afferma l’Autore “o che avanzi o che torni indietro”. A questo punto non possiamo non richiamare alla mente il brano di Apocalisse 3,14-17: «All’angelo della Chiesa di Laodicea scrivi: Così parla l’Amen, il Testimone fedele e verace, il Principio della creazione di Dio: Conosco le tue opere: tu non sei né freddo né caldo. Magari tu fossi freddo o caldo! Ma poiché sei tiepido, non sei cioè né freddo né caldo, sto per vomitarti dalla mia bocca. Tu dici: “Sono ricco, mi sono arricchito; non ho bisogno di nulla”, ma non sai di essere un infelice, un miserabile, un povero, cieco e nudo». Il testo appena letto non ha lo scopo di condannare, ma è un avvertimento e un incitamento a superare le difficoltà. Infatti nel versetto 19 continua dicendo: «Io tutto quelli che amo li rimprovero e li castigo. Mostrati dunque zelante e ravvediti». Bisogna allora rimboccarsi le maniche e allontanare la pigrizia spirituale per dar seguito ai consigli e ai desideri di Dio.

Preghiamo

Signore, a volte siamo vittime della pigrizia spirituale che ci impedisce di accogliere pienamente la tua Parola, i tuoi consigli ei tuoi desideri. Aiutaci a riprendere forza e coraggio per agire come tu desideri. Amen

Ed oggi, se la tentazione rischierà di frenare la nostra buona volontà, chiediamo l’aiuto del Signore…Non ce lo farà mancare. Buona giornata,

PG&PGR