26 Ottobre 2023: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi,

siamo alla conclusione del XII capitolo e Francesco ci dice che “uno dei segni più certi della bontà di tutte le ispirazioni, e particolarmente di quelle straordinarie, è la pace e la tranquillità del cuore di chi le riceve; poiché lo spirito divino è in verità violento, ma di una violenza dolce, soave e tranquilla”.

Pensiamo, per un momento, al brano di Atti 2,2-3: è il giorno di Pentecoste e gli apostoli sono nel Cenacolo insieme a Maria, la mamma di Gesù; all’improvviso accade un fatto straordinario: “un vento impetuoso e come una folgore celeste, ma non travolge gli Apostoli, non li sconvolge, il timore che provano al suo frastuono è momentaneo ed è seguito da una dolce sicurezza”. La paura scompare dai loro cuori, escono allo scoperto e, con la forza dello Spirito, annunciano a tutto il popolo, e ad ognuno nella propria lingua, che Gesù, dopo essere stato ucciso “per mano di empi”, è stato risuscitato da Dio (Cfr. At 2,22-24). Quello stesso Spirito darà loro la forza di testimoniare la fede in Gesù e affrontare con serenità l’ostilità dei farisei e le persecuzioni che ne deriveranno. Ah, se anche noi potessimo trovare quella serenità e quella pace di fronte alle difficoltà quotidiane! Il de Sales sottolinea che i grandi servi di Dio dell’Antico Testamento quali Abramo, Isacco e Giacobbe sono stati i più dolci e pacifici dell’universo. Anche Mosè viene descritto come l’uomo più mansueto di ogni altro (Num 12,3) e lo stesso viene detto di Davide all’inizio del salmo 132. La mansuetudine, facciamo ben attenzione, non è indice di mollezza e remissività: tanto Mosè quanto Davide hanno guidato il popolo con la forza e il coraggio derivanti dallo Spirito di Dio che parlava attraverso di loro. Quello stesso Spirito soffia su di noi e ci guida con mansuetudine e dolcezza alla ricerca della pace in ogni occasione e soprattutto quando ci imbattiamo in qualche difficoltà piccola o grande che sia. Francesco, però, ci fa notare anche il rovescio della medaglia e, in conclusione aggiunge: “Al contrario, lo spirito maligno è turbolento, aspro, agitatore; e coloro che seguono le sue ispirazioni infernali, credendole ispirazioni del cielo, sono generalmente riconoscibili, perché inquieti, testardi, superbi, invadenti e imbroglioni, e, sotto pretesto di zelo, mettono sossopra ogni cosa, criticano tutti, rimproverano ognuno, biasimano ogni cosa: gente senza regola di vita, senza condiscendenza, insofferenti di tutto, presi dalla passione dell’amor proprio che vogliono far passare per zelo per l’onore di Dio”.

Preghiamo

Signore, dacci il tuo Spirito d’amore e di carità che tutto sopporta, tutto crede, tutto spera, tutto perdona e tutto accetta con pazienza e apri il nostro cuore anche quando le difficoltà ci sembrano troppo grandi. Amen

Ed oggi, in ogni nostra azione, chiediamo a Dio il suo Spirito di dolcezza e di mansuetudine. Buona giornata,

PG&PGR