Carissimi,
gli Angeli Custodi ci accompagnino e ci proteggano nel corso di questo giorno che la liturgia dedica a loro e riprendiamo la nostra riflessione sui consigli volti a conformare la nostra volontà a quella di Dio. Francesco cita il famoso brano, detto del “giovane ricco”, riportato dagli evangelisti Matteo (19,21) e Luca (18,22), e commenta dicendo che “il consiglio si dà a vantaggio di colui che viene consigliato, affinché sia perfetto.
Accogliendo i consigli di Dio ci conformiamo alla Sua volontà che, però, e qui facciamo bene attenzione, “non vuole che tutti osservino tutti i consigli, ma soltanto quelli appropriati, secondo la diversità delle persone, dei tempi, delle occasioni e delle forze, stando a quanto richiede la carità”. L’Autore, per maggior chiarezza ci presenta alcuni esempi pratici e noi, volentieri, cediamo a lui la parola: “Se tuo padre e tua madre hanno vero bisogno della tua assistenza per vivere, non è il caso di praticare il consiglio di ritirarti in un monastero: infatti la carità ordina che tu vada attualmente a praticare il suo precetto di onorare, servire, aiutare e soccorrere il padre e la madre. Tu sei un principe, dalla cui posterità i sudditi della tua corona debbono essere conservati in pace ed al sicuro dalla tirannia, dalla sedizione e dalla guerra civile; la circostanza dunque di un bene così grande ti obbliga a procreare nel santo matrimonio legittimi successori; non è perdere la castità, o per lo meno è un perderla castamente, il sacrificarla al bene pubblico in favore della carità. Hai una salute debole, malferma, bisognosa di molte cure? Non ti addossare dunque volontariamente la povertà effettiva, perché la carità te lo proibisce. La carità non solo non permette ai padri di famiglia di vendere tutti i loro beni per darli ai poveri, ma prescrive loro di accumulare onestamente quanto è necessario per il sostentamento e l’educazione della moglie, dei figli e dei servi; come anche ai re ed ai prìncipi di avere tesori, i quali, provenienti da giusto risparmio e non da mezzi tirannici, servano da salutare difesa contro i nemici pubblici. San Paolo3 non consiglia forse ai coniugati di ritornare — trascorso il tempo dell’orazione — al normale uso dei loro rapporti coniugali?” Ci piace qui ricordare la scelta di Santa Giovanna Francesca de Chantal che, rimasta vedova con sei figli (due moriranno in tenera età), accolse il consiglio del suo direttore spirituale, il vescovo Francesco di Sales, di dare inizio all’Ordine della Visitazione di Santa Maria, solo dopo aver sistemato adeguatamente i suoi figli. Ella ha seguito la volontà di Dio attraverso i consigli di Francesco senza tralasciare il suo compito primario di madre.
Preghiamo con le parole della tradizione
Angelo di Dio che sei il mio custode illumina, custodisci, reggi e governa me che ti fui affidato dalla Pietà Celeste. Amen
Ed oggi affidiamo tutte le nostre attività ai nostri angeli custodi.
Buona giornata,
PG&PGR