Carissimi,
oggi ricorre la festa di san Luca evangelista, il “caro medico” come lo definisce san Paolo; alla sua intercessione affidiamo tutte le nostre comunità parrocchiali e religiose e riprendiamo il nostro discorso da dove lo abbiamo lasciato ieri per concludere il decimo capitolo. Francesco, dopo averci raccontato la storia del giovane studente calvinista che, attraverso una inaspettata esperienza decide di entrare a far parte della Chiesa cattolica, esclama: “Come sono felici coloro che conservano i cuori aperti alle sante ispirazioni! Infatti, non mancano mai loro quelle necessarie per vivere bene e devotamente nella loro condizione e per esercitare santamente i doveri del loro stato”. Dunque il Signore non nega mai e a nessuno le sue ispirazioni per compiere il bene concedendo a tutti la possibilità di seguirle nell’ordinarietà della vita. Continua, poi, con una breve similitudine (era un po’ che non lo faceva!): “Dio dà ad ogni animale, per mezzo della natura, gli istinti richiesti alla sua conservazione e all’esercizio delle sue attività naturali, così, se non resistiamo alla sua grazia, infonde in ognuno di noi le ispirazioni necessarie per vivere, operare e conservarci nella vita spirituale”. Dobbiamo fare bene attenzione all’inciso “se non resistiamo alla sua grazia”, cioè se non anteponiamo a questa grazia, la nostra volontà che, spesso, non coincide con la Sua. Ma quando “sposiamo” la causa di Dio, quando siamo pronti a cogliere i suoi desideri, i suoi consigli e le sue aspirazioni, Egli ci riempie di grazie e di doni che non immaginiamo. Citando il libro della Genesi (24,12-14;17-19) l’Autore spiega che Rebecca “obbedendo all’ispirazione che Dio e la propria bontà le suggerivano”, attraverso un gesto di generosità, merita la gioia di diventare la sposa di Isacco, nuora di Abramo e antenata del Salvatore. Lo stesso Eleazaro, servo di Abramo, da lui incaricato di trovare una moglie adatta per suo figlio, si affida all’ispirazione che Dio gli offre. Crediamo a quanto il de Sales ci dice concludendo il capitolo: “Quando non sappiamo come fare, e nelle nostre perplessità ci vien meno l’assistenza umana, è allora che Dio ci ispira e, se siamo umilmente obbedienti, non permette che erriamo. Non aggiungo altro intorno a queste ispirazioni necessarie, poiché ne ho già parlato più volte in quest’opera ed anche nella Introduzione alla vita devota”. Qualcuno forse ricorderà che abbiamo già commentato questo passo della Filotea: era il 13 aprile 2021…
Preghiamo con le parole della liturgia di questa festa:
Signore Dio nostro, che hai scelto san Luca per rivelare al mondo con la predicazione e con gli scritti il mistero della tua predilezione per i poveri, fa’ che i cristiani formino un cuore solo e un’anima sola, e tutti i popoli vedano la tua salvezza. Amen
Cosa potremo fare di speciale oggi? Nulla di particolare se non fare attenzione a ciò che Dio vorrà ispirarci. Buona giornata,
PG&PGR
P.S. A tutti i Luca che conosciamo i nostri auguri di Buon Onomastico.