14 Ottobre 2023: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi,

come abbiamo visto ieri e come dice il de Sales, “le virtù hanno sempre una certa estensione di perfezione, e, ordinariamente, non siamo obbligati ad osservarle fino ai limiti estremi della loro eccellenza; è sufficiente avanzare nell’esercizio tanto da trovarcisi dentro realmente”.

Infatti, non a tutti sono richiesti gli atti eroici che hanno compiuto tanti santi e sante.  San Luigi Gonzaga, dopo aver rinunciato al titolo nobiliare e all’eredità paterna, entrò nell’Ordine dei Gesuiti. Imitando altri santi che lo hanno preceduto, seguì il consiglio di rendersi disponibile verso i malati di peste che a Roma mieteva migliaia di vittime. Si trovò, un giorno, a dover trasportare sulle spalle un appestato, contrasse il terribile morbo e, poco tempo dopo, morì. Aveva solo 23 anni! Seguendo il consiglio divino di assistere gli ammalati si sentì come “obbligato” dalla carità a non tirarsi indietro. Il nostro Autore riporta anche due fatti che molti ignorano; il primo si riferisce ad un certo Eutico (che altre fonti chiamano anche Aglaio), custode della prigione di Sebaste dove erano stati rinchiusi quaranta soldati romani che si erano professati cristiani: “Il fortunato custode del carcere di Sebaste, vedendo uno dei quaranta allora martirizzati perdere il coraggio e la corona del martirio, si mise al suo posto senza che alcuno andasse a cercarlo, e fu così il quarantesimo dei gloriosi e trionfanti soldati del Signore”. L’altro episodio riguarda il martirio del prete romano Felice e un certo Adauto o Adautto, forse suo fratello, che “vedendo san Felice condotto al martirio: Anch’io, gridò senza essere spinto da nessuno, anch’io sono cristiano come costui, perché adoro il medesimo Salvatore. Poi, baciando san Felice, si avviò insieme al martirio e venne decapitato. Lo stesso fecero molti antichi martiri, i quali, potendo ugualmente senza peccato evitare o subire il martirio, scelsero di subirlo generosamente, piuttosto che evitarlo lecitamente”. Anche in epoca più vicina a noi, tra il XVIII e il XIX secolo, soprattutto nei paesi dell’estremo Oriente (Cina, Giappone, Cocincina (attuale Vietnam), furono moltissimi coloro che, per non rinunciare alla propria fede in Gesù Cristo, subirono il martirio. Il Salesio conclude il capitolo affermando: “Ora, nella pratica degli atti eroici della virtù consiste la perfetta imitazione del Salvatore”. Anche ai nostri giorni, purtroppo, sono presenti tante forme di persecuzione verso i cristiani: alcune palesi con spargimento di sangue e altre, più subdole, occulte e tante volte. Ignorate dai mezzi di comunicazione sociale.

Preghiamo

Sostienici Padre buono, quando a causa della nostra fede, siamo “messi alla berlina” o emarginati; dacci il coraggio di non rinunciare mai a testimoniare il tuo amore. Amen

Ed oggi, con coraggio, affrontiamo il “martirio” quotidiano. Buona giornata e buona domenica,

PG&PGR