25 Settembre 2023: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi,

la libertà, lo abbiamo detto tante volte in passato, è un bene irrinunciabile dell’uomo, ma può trasformarsi, se vissuta male, in schiavitù. Certamente il desiderio di Dio è che ogni uomo e donna scelga liberamente di aderire alla sua volontà, ma è pur sempre un desiderio che Egli ci propone in tanto modi, richiami e sollecitazioni, mai in modo violento e coercitivo, “ecco perché si attua per modo di desiderio e non di volontà assoluta”. I raggi del sole, esemplifica Francesco, restano raggi anche quando vengono fermati da qualche ostacolo “così la volontà significata di Dio non cessa di essere vera volontà di Dio anche se le si oppone resistenza, benché, in tal caso, non produca lo stesso effetto come quando è assecondata”. Il primo passo da fare per conformare il nostro cuore alla volontà di Dio è quello di credere alla sua Parola, poi operare secondo le sue promesse, amare e vivere secondo i suoi desideri e i suoi consigli. Per sottolineare tutto questo la Liturgia ci fa compiere dei gesti che, purtroppo, spesso non vengono spiegati sufficientemente, ma che sono pieni di significato ed esprimono la nostra adesione alla Parola di Dio. Dice il Nostro: “Rimaniamo in piedi alla proclamazione del Vangelo per indicare che siamo pronti ad obbedire alla manifestazione della volontà di Dio contenuta in esso”, ma potremo aggiungere: ci segniamo con la croce la fronte, la bocca ed il cuore per dire che quella Parola deve essere compresa, annunciata ed amata; il celebrante, alla fine della lettura del bravo evangelico, bacia il libro per adorare, a nome di tutta l’assemblea, la Parola di vita che ci è stata offerta. Sono solo alcuni dei segni esteriori che hanno un profondo significato e meriterebbero di essere riscoperti dalle nostre assemblee eucaristiche. Francesco ci fa anche notare che “negli antichi Concili si poneva al centro dell’assemblea dei Vescovi un grande trono, e su quello il libro dei santi Evangeli, a rappresentare la persona del Salvatore, Re, Maestro, Direttore, Spirito ed unico cuore dei Concili e di tutta la Chiesa”. Infatti, tra tutti i “segni”, quello più importante è Cristo stesso, Segno di misericordia, Segno del Padre.

Preghiamo

Insegnaci Signore ad essere segno della Tua bontà per meglio testimoniare nelle nostre famiglie, nelle nostre comunità e in ogni ambiente dell’attività umana, la Tua presenza e il Tuo Amore. Amen

Senza dubbio anche noi, oggi potremmo essere segno dell’amore di Dio. Buona giornata.

PG&PGR