Carissimi,
riprendiamo da dove abbiamo interrotto ieri la nostra conversazione. Per meglio chiarire il suo pensiero, Francesco di Sales narra un fatto a dir poco, curioso: “Si dice che nelle Indie c’è un piccolo animale terrestre che si trova tanto bene con i pesci e nell’acqua, che, alla fine, a forza di nuotare con loro, diventa pesce e da animale terrestre diventa completamente animale marino”(Almeyda, Lettere dal Giappone). Non sappiamo quanto questo risponda veramente a realtà, ma Francesco si serve di un tale esempio per affermare che “a forza di compiacersi in Dio, di diventa conformi a Dio, e la nostra volontà si trasforma in quella della Divina Maestà per il compiacimento che vi sperimenta”. E tale compiacimento diventa testimonianza quando lo si trasmette agli altri. Chi di noi, dopo aver fatto qualche bella esperienza, non vede l’ora di condividerla con gli altri? Altro esempio dell’Autore: “Colui che, attirato dalla fragranza dei profumi, entra nel laboratorio di un profumiere, provando piacere nell’odorare quelle essenza, profuma se stesso e quando esce rende gli altri partecipi del piacere che ha provato, spandendo tra di essi la fragranza dei profumi che gli sono rimasti addosso”. Allo stesso modo, prosegue Francesco “mediante il piacere che il nostro cuore trova nella cosa amata ne attira le qualità, perché la dilettazione apre il cuore”. E quando il cuore è aperto dal piacere questo entra nello spirito. Ma bisogna fare bene attenzione a ciò che entra nel nostro spirito in quanto esso può essere aperto al bene, ma anche al “non bene”. Se il nostro spirito è aperto al bene allora “la santa compiacenza ci trasforma in Dio che amiamo, e quanto maggiore sarà la sua dimensione, tanto più perfetta sarà la trasformazione; per cui i santi che hanno fortemente amato si sono trasformati molto rapidamente e perfettamente, perché l’amore trasferiva e trasmetteva i modi di fare e gli umori da un cuore all’altro”. Nella Storia della Chiesa abbiamo tanti esempi di “coppie” di santi che si sono trasmessi l’un l’altro l’amore di Dio: Francesco e Chiara di Assisi, Basilio e Gregorio, Benedetto e Scolastica e tanti, tanti altri ancora. Essi hanno aderito all’invito di Gesù che oggi è rivolto ad ognuno di noi: “Siate voi dunque perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste” (Mt 5,48).
Oggi ricorre la memoria di San Gennaro, vescovo e martire e così preghiamo con la liturgia:
O Dio che ci concedi di venerale la memoria del santo martire Gennaro, fa’ che partecipiamo con lui alla beatitudine eterna. Amen
Perché non provare anche noi a trasmettere agli altri il nostro amore per Dio e per la Sua Chiesa? Buona giornata,
PG&PGR