Carissimi,
il capitolo ottavo è una lunga “Esortazione a sottomettersi con amore ai decreti della divina provvidenza”. Francesco di Sales ci incita: “Amiamo dunque e adoriamo, in spirito di umiltà, la profondità dei giudizi di Dio”. Per quanto l’uomo si sforzi, anche in buona fede, non potrà mai sondare la profondità della divina sapienza, per mezzo della quale Dio ha creato tutte le cose e le regola come vuole e intende (S. Gregario Nazianzeno). A questa dichiarazione il Salesio aggiunge: “Le ragioni della volontà divina non possono essere comprese dal nostro spirito, fino a quando non vedremo Dio e fino a quando non potremo esclamare con il salmista: Signore, hai fatto tutto con sapienza” (Sal 104,24). Non si può negare, comunque, che anche di fronte a certe meraviglie della scienza e della tecnica, restiamo stupiti e Francesco ci invita ad “entrare” nel laboratorio di un orologiaio facendoci notare che negli orologi, grandi o piccoli che siano, ogni pezzo, anche minimo, ha una sua funzione, un suo movimento, anche un suo stile. Ma noi, ignari del come tutto funzioni, non capiamo e ci limitiamo a guardare ed apprezzare solo le qualità esteriori. Allo stesso modo, osserva il Salesio, “noi vediamo questo universo e, soprattutto, la natura umana, come un orologio formato da una così grande varietà di azioni e di movimenti, che non possiamo frenare la nostra meraviglia. E sappiamo bene, in generale, che queste parti tanto diverse servono tutte, o per fare apparire, come su un quadrante, la santissima giustizia di Dio, o per manifestare la trionfante misericordia della sua bontà, come per mezzo di una suoneria di lodi; ma quanto a conoscere in particolare l’uso di ciascuna parte, o come essa sia ordinata al fine generale o perché sia fatta così, non possiamo rendercene conto se il Sommo Orologiaio non ce lo spiega”. Il fondatore degli Oblati di San Francesco di Sales, Beato Luigi Brisson, oltre ad essere un santo prete, era anche un esperto di fisica, chimica e di meccanica e tanti elettrodomestici che noi usiamo abitualmente, hanno il loro “antenato” in qualcuna delle sue invenzioni mosse, evidentemente, da sistemi meccanici ed eccone alcune: lavabiancheria, stiratrice, materasso “a molle”, addirittura una lampada ad acetilene, che venne poi “adottata” dalla città di Troyes per l’illuminazione stradale. Ma il capolavoro dell’inventiva di quest’uomo è il famoso “orologio astronomico” dove, almeno una ventina di quadranti, mossi da un’unica catena, oltre ad indicare l’ora in Francia e in altri paesi europei, indicava le maree, le fasi lunari e di altri pianeti e perfino il calendario liturgico del tempo. Tutto questo lavoro per dimostrare ad un ateo che una sola Intelligenza, quella di Dio, può muovere l’universo intero. Dopo la sua morte l’orologio andò “in panne”, nessuno fu più in grado di rimetterlo in moto fino a pochi anni fa ad opera di una suora Oblata. Scusate questa “divagazione”, ma ci sembrava appropriata. Ma tutto ciò che la mente umana non riesce a comprendere, dice ancora il nostro Autore, lo comprenderemo quando Dio “ci rapirà nella dolcezza della sua sapienza; allora, nell’abbondanza del suo amore, ci svelerà le ragioni, i mezzi e i motivi di quanto sarà avvenuto in questo mondo, a vantaggio della nostra eterna salvezza”.
Preghiamo
Custodisci con continua benevolenza, o Padre, la tua Chiesa e poiché, a causa della debolezza umana, non può sostenersi senza di te, il tuo aiuto la liberi sempre da ogni pericolo e la guidi alla salvezza eterna. Amen
Ed oggi, senza chiederci troppi “perché”, fidiamoci maggiormente della Sapienza e Provvidenza di Dio. Buona giornata,
PG&PGR