27 Marzo 2023: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi,

“desiderare qualcosa a favore di Dio…” Permetteteci di iniziare con una domanda all’indirizzo del nostro Autore: A France’, anche se sono desideri immaginari, come tu li definisci, come ti vengono in mente certe idee? Noi siamo abituati a rivolgerci a Dio per esprimere i desideri a nostro favore. Come possiamo anche solo immaginare di desiderare il bene per Dio che è il Bene Assoluto? Immaginando la nostra domanda, puntuale come sempre, il de Sales ci risponde: “Io non aspiro a poter desiderare alcun bene” per la Maestà di Dio “alla quale nulla è possibile aggiungere né col desiderio, né con il pensiero” aggiungendo, però, che “questo desiderio di cose impossibili, può essere qualche volta praticato tra i grandi sentimenti e i fervori straordinari”. Non per giustificare, ma per dare maggiore forza a questa sua convinzione, chiama in causa Sant’Agostino che, stando a quanto riferisce un testo del 1599, sembra avesse spesso pensieri simili e il Nostro ne riporta uno: «Signore, io sono Agostino e tu sei Dio; ma se, cosa che non è e non potrà mai essere, io fossi Dio e tu fossi Agostino, vorrei, cambiando con te, diventare Agostino perché tu fossi Dio». Beh, anche il santo vescovo di Ippona, in quanto a pensieri fuori del comune, non scherzava! Ma a questo proposito ci piacerebbe rivolgere questa domanda a coloro che sono ritenuti, ai nostri giorni, grandi e potenti: “Se per un giorno tu potessi prendere il posto di Dio, cosa faresti per l’umanità?” Possiamo immaginare la risposta di coloro, e purtroppo sono tanti, che si sentono dei “padreterni” o anche soltanto dei “padreternini”! Certamente quello di Dio, quello Vero, non è un “mestiere” facile in quanto tutto ciò che Egli fa è rivolto al bene di tutte le sue creature, ma non tutti sono disposti ad accogliere questo bene facendo prevalere il proprio egoismo, la propria superbia, il proprio interesse. Basterebbe essere disposti ad accogliere la bontà del Signore, con maggiore umiltà e fiducia in Lui imitando, come suggerisce il de Sales “la Regina Santissima e Madre d’amore, la cui santa anima magnificava ed esaltava Dio in continuazione” e dichiarandosi “Sua umile serva”. Il capitolo non poteva terminare con esempio più luminoso; esempio che, nelle tenebre di questo mondo, è e rimane luce e guida sicura.

Preghiamo

O Padre, che con il dono del tuo amore ci riempi di ogni benedizione, trasformaci in creature nuove, per essere preparati alla Pasqua gloriosa del tuo regno. Amen

Ed oggi, ancora una volta, mettiamoci alla scuola della Vergine. Buona giornata,

PG&PGR