19 Dicembre 2022: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi,

siamo all’inizio dell’ultima settimana di Avvento e al quarto giorno della Novena di Natale . Come certamente ricordate il mistero dell’Incarnazione, che comprende anche la Passione, Morte e risurrezione del Signore, è il secondo dei due Misteri Principali della nostra Fede. Ma in definitiva che cosa è la Fede e cosa dovrebbe suscitare nel cristiano? Molto sinteticamente possiamo dire che è un dono di Dio necessario per la salvezza e che, con l’impegno personale, va alimentato per crescere nell’amore di Dio e del prossimo. Francesco di Sales, nel quattordicesimo capitolo, ci parla del “sentimento dell’amore di Dio che si riceve con la fede” dicendo che “quando Dio ci concede la fede entra nella nostra anima e parla al nostro spirito non  con discorsi, ma con ispirazioni, proponendo così dolcemente all’intelletto ciò che bisogna credere”. Ci sembra importante notare che Dio “propone” e non “impone” il credere, ma “incoraggia l’intelletto ad acconsentire e a conformarsi alla verità, senza alcuno dubbio e diffidenza”. In parole “povere” Dio ci invita a fidarci di Lui anche se i misteri della fede che ci vengono proposti sono “frammisti ad oscurità e tenebre” che ci fanno solo intravedere la verità come quando, nella nebbia (e gli amici piemontesi ne sanno qualcosa!), non vediamo chiaramente il sole, ma attraverso un maggiore chiarore del cielo, ne intuiamo la posizione. Nonostante ciò, continua il Nostro: “questa oscura chiarezza della fede, entrando nel nostro spirito non per forza di ragionamenti o di argomenti, ma soltanto per la della sua presenza, si fa credere ed obbedire dall’intelletto con tanta autorità, che la certezza che ci dà della verità supera ogni altra certezza al mondo, e sottomette talmente tutto lo spirito e tutti i discorsi che, a confronto, non godono più alcun credito.”  E qui potrebbe entrare in gioco il presunto conflitto tra fede e ragione se non fosse che oggi questo sembra essere superato o, quanto meno, affievolito nel riconoscimento della necessità dell’una e dell’altra. Francesco non entra nel merito ma, profeticamente afferma che“la fede è la grande amica del nostro spirito e può, a buon diritto parlare alle scienze umane” e,  riprendendo il Cantico dei Cantici, paragona la Sposa alla Fede facendole dire: “Sono bruna, ma bella”, e spiega: “bruna perché mi trovo nelle oscurità delle semplici rivelazioni che non hanno alcuna certezza manifesta…ma sono bella in me stessa per la mia infinita certezza, e se gli occhi dei mortali mi potessero vedere per natura, mi troverebbero tutta bella”(Cfr. Ct 1,4-5; 4,7). E noi che cosa possiamo fare per rendere la nostra fede “tutta bella”?

Preghiamo

O Dio, che hai rivelato al mondo con il parto della Vergine lo splendore della tua gloria, concedi al tuo popolo di venerare con fede viva e di celebrare con sincero amore il grande mistero dell’incarnazione. Amen

In questi giorni che precedono la festa dell’Incarnazione, impegniamoci maggiormente a riscoprire la bellezza nostra della fede. Buona giornata,

PG&PGR