16 Dicembre 2022: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi,

nell’ambito del discorso che sta facendo su come le “attrattive divine” generino l’amore ancor prima della fede piena, il nostro Francesco cita San Pacomio (292-348), egiziano e pagano di nascita, soldato contro la sua volontà e, dopo la conversione, fondatore del monachesimo “cenobitico” cioè vissuto in una comunità. In nota il “grande vecchio” (P. Ruggero Balboni) dice che Francesco di Sales “cita qualche volta San Pacomio nelle sue opere, soprattutto lo addita come esempio alle sue Suore: per la santità, per la santificazione, la resistenza alle tentazioni (che non mancano mai! – n.d.r.), per l’umiltà e la condiscendenza”. Riteniamo opportuno riportare questo lungo brano anche per conoscere meglio questo santo sconosciuto ai più: “San Pacomio, ancor giovane soldato e privo di ogni conoscenza di Dio, arruolato nell’esercito di Costanzo contro il tiranno Massenzio, venne con i suoi commilitoni ad alloggiare in una cittadina poco lontana da Tebe, dove non egli solo, ma l’intero esercito si trovò in estrema penuria di viveri. Gli abitanti della città, venuti a conoscenza del fatto, da fedeli seguaci di Gesù Cristo, e perciò amici e benefattori del prossimo, provvidero immediatamente alle necessità di quei soldati, però con tale cortesia ed amore, che Pacomio, ammirato, domandò che popolo fosse quello, così dolce, amabile e gentile. Gli fu risposto che erano cristiani. Domandando poi quale fosse la loro legge e il loro modo di vivere, venne a sapere che credevano in Gesù Cristo, figlio unico di Dio e che beneficavano tutti, nella ferma speranza di ricevere un’ampia ricompensa dal loro Dio. Purtroppo, o Teotimo, Pacomio, benché naturalmente buono, si trovava ancora nelle tenebre dell’infedeltà, ed ecco che Dio, improvvisamente, si trovò alla porta del suo cuore, e mediante l’esempio di quei buoni cristiani, lo chiamò con voce soave, lo svegliò e gli infuse la prima sensazione del calore vivificante del suo amore. Infatti Pacomio, appena udito parlare dell’amabile legge del Salvatore, ripieno di nuova luce e consolazione interiore, si ritirò in disparte, e, dopo aver alquanto meditato, alzò le mani al cielo, esclamando: «Signore Iddio, creatore del cielo e della terra, se ti degni di rivolgere i tuoi occhi alla mia bassezza ed alla mia pena, e farmi conoscere la tua divinità, prometto di servirti e di obbedire per tutta la vita ai tuoi comandamenti». Dopo tale preghiera e promessa, crebbe talmente in lui l’amore del vero bene e della pietà, che da allora in poi non cessò di praticare ogni genere di virtù”.

Dio ha offerto a Pacomio la possibilità di conoscerlo attraverso la sofferenza ma, soprattutto, la carità di quei cristiani che hanno reso visibili le attrattive divine e l’ha accolta. E’ stato il primo passo verso la fede autentica.

Preghiamo

Ci preceda e ci accompagni sempre la tua grazia, Dio onnipotente; la venuta del tuo unico Figlio, che attendiamo con intenso desiderio, ci ottenga la salvezza per la vita presente e per la futura. Amen

In qualche modo, anche oggi il Signore vorrà servirsi di noi per farsi conoscere a tutti. Buona giornata,

PG&PGR

N.B. Inizia oggi la “Novena di Natale”. Se non possiamo partecipare, nelle nostre Parrocchie, a questi momenti di preghiera, ricaviamoci nell’arco delle giornate, qualche momento in più da dedicare al Signore.