Carissimi,
giunti a tal punto, il Salesio ci invita a porci questa domanda: “Quali sono i mezzi ordinari con cui la divina provvidenza è solita attirare i nostri cuori al suo amore?”. Tante volte ci lasciamo prendere dalle preoccupazioni, legittime, della vita di tutti i giorni, ma dobbiamo fare attenzione che queste non ci impediscano di vedere l’azione di Dio in noi. Il Popolo d’Israele, liberato dalla schiavitù, nell’affrontare le difficoltà del deserto, ha spesso dimenticato i benefici e la presenza di Dio. Riecheggiano le parole del profeta: «Io li traevo con legami di bontà, con vincoli d’amore» (Os 11,4). Dio non ci vuole attirare a sé “per forza”, ci indica la strada, ma lo fa con dolcezza “non catene di ferro, come tori o bufali” afferma il Nostro, in quanto questo sarebbe veramente contrario a quella libertà che Lui stesso ci ha voluto dare in dono. Purtroppo dobbiamo constatare, quante volte lo abbiamo detto, che troppo spesso l’uomo ha abusato di questo dono e lo ha trasformato in vera schiavitù. Dio, riprende il testo “ci diletta ammaestrandoci, ma senza imporci alcuna necessità; infonde nei nostri cuori amori e piaceri spirituali come sacri ami, con i quali ci attira soavemente a ricevere e gustare la dolcezza della sua dottrina”. In questo modo il nostro libero arbitrio non subisce alcuna violenza, non è né forzato né condizionato dall’azione di Dio, anzi “nonostante il vigore onnipotente della mano misericordiosa di Dio, che tocca, circonda e lega l’anima con innumerevoli ispirazioni, avvisi, attrattive, la volontà umana rimane perfettamente libera, autonoma ed esente da ogni costrizione o necessità”. Siamo convinti che nessuno di noi sia stato obbligato ad essere cristiano; forse i nostri genitori, o chi per loro, ci hanno avviato su questa strada, ma poi ognuno ha scelto, in piena libertà, di continuare questo cammino e, dunque, anche loro hanno scelto liberamente di essere strumenti nelle mani di Dio. Prosegue il Nostro Autore: “La grazia è così delicata ed opera così soavemente nei nostri cuori per attirarli, che non offende in nulla la libertà della nostra volontà. Tocca potentemente, ma pur delicatamente, le energie del nostro spirito, in modo che la nostra volontà non viene per nulla forzata”. Dio agisce così e la sua grazia, pur avendo una forza inimmaginabile, non costringe, ma attira, “possiede una santa violenza, non per violare, ma per rendere amorosa la nostra liberta”; certamente ci spinge verso il bene, senza, però, soffocare la nostra volontà. Dunque, per questo motivo, nonostante la potenza di Dio, abbiamo sempre la possibilità di “consentire o resistere ai suoi movimenti, a nostro piacimento”. E forse, a volte, non ci accorgiamo nemmeno che, attraverso le nostre scelte, poniamo un freno all’amore di Dio!.
Celebrando in questo giorno la memoria di Santa Lucia, con maggior vigore, chiediamo al Signore che la luce della fede non si spenga mai in noi e preghiamo con le parole della liturgia di questo giorno:
Riempi di gioia e di luce il tuo popolo, o Signore, per l’intercessione gloriosa della santa vergine e martire Lucia, perché noi, che festeggiamo la sua nascita al cielo, possiamo contemplare con i nostri occhi la tua gloria. Amen
Ed oggi, di fronte alla libertà che il Signore sempre ci accorda, togliamo il freno e lasciamoci “rimorchiare” da Lui. Buona giornata,
PG&PGR