Carissimi,
con questa curiosa coincidenza, il dodicesimo giorno del dodicesimo mese dell’anno, iniziamo il dodicesimo capitolo dal titolo “Come le attrattive divine ci lascino la piena libertà di assecondarle o di respingerle”. Con una espressione più attuale potremmo chiamare tali attrattive “invito ad un vero cammino di fede e di conversione” che viene proposto a tutti dal Salvatore. Francesco sembra intenzionato a non parlarci tanto delle “conversioni” eclatanti, che avvengono in modo straordinario e lo dice chiaramente: “Non parlerò qui, mio caro Teotimo, delle grazie miracolose che hanno trasformato, quasi d’un tratto, i lupi in pastori, le rocce in acqua, i persecutori in evangelizzatori. Tralascio le vocazioni straordinarie e le attrattive santamente violente, con le quali Dio ha fatto passare in un istante alcune anime privilegiate dall’estremità della colpa all’estremità della grazia”. Quindi non si riferisce alle conversioni, per così dire, “stile Saulo/San Paolo” che da “vaso di persecuzione” diviene “vaso di elezione”, ma intende parlarci, piuttosto, dell’azione della misericordia divina che converte le anime in modo progressivo e costante come la pioggia leggera e continua che, dopo l’inverno, aiuta la natura a riprendere vita per dare poi i suoi frutti. Questa è la “via ordinaria” di Dio per esercitare “la sua liberalità in favore della maggior parte degli uomini”. Possiamo pensare a Sant’Agostino e alle sue esperienze non proprio encomiabili alle quali egli stesso accenna nelle “Confessioni”. La sua conversione non fu “istantanea” come quella dell’Apostolo delle genti, non cadde da cavallo, non rimase cieco. Il suo vero cammino di conversione iniziò a Milano, dopo l’incontro con Sant’Ambrogio; aveva circa 34 anni. La via ordinaria scelta da Dio per quest’uomo è partita da molto lontano, “dalle lacrime di Santa Monica” sua madre e l’azione dello Spirito, attraverso le parole di Ambrogio, fece il resto il resto. La storia della Chiesa, lo sappiamo bene, pullula di personaggi più o meno conosciuti che sono arrivati alla fede attraverso un faticoso cammino. Vogliamo portare alcuni esempi, molti più vicini ai tempi nostri e, forse, sconosciuti ai più: il poeta e diplomatico francese Paul Claudel (1868-1955); P. Agostino Gemelli (al secolo Edoardo 1878-1959) al quale abbiamo fatto riferimento in passato; lo scrittore italiano Curzio Malaparte (1898-1957) che, come il buon ladrone si convertì in punto di morte; Alessandro Serenelli (1882-1970) l’assassino di Maria Goretti e l’elenco sarebbe ancora lungo, molto lungo…
E il nostro cammino di conversione quando è iniziato e, soprattutto, come prosegue?
In qualche posto oggi si celebra la memoria facoltativa di Nostra Signore di Guadalupe. Pensando alla Santa Vergine, preghiamo, comunque, con le parole della liturgia odierna, quella del lunedì della terza settimana di Avvento.
Ascolta, o Padre, la nostra preghiera, e con la luce del tuo Figlio che viene a visitarci rischiara le tenebre del nostro cuore. Amen
Chiediamo oggi, con maggiore insistenza, l’aiuto dello Spirito Santo per continuare ed incrementare il nostro cammino di conversione. Buona giornata,
PG&PGR