28 Ottobre 2022: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi,

potrebbe essere superfluo, ma lo diciamo egualmente: la nostra indigenza ha un grande bisogno dell’abbondanza dei doni che solo Dio può dare. Continuiamo a seguire il de Sales nel suo discorso sulla convenienza tra Dio e l’uomo: “niente è così opportuno per l’indigenza quanto una liberale abbondanza; niente così gradito ad una liberale abbondanza quanto una povertà bisognosa; e più il bene è abbondante, più l’inclinazione ad espandersi e a comunicarsi è forte; più l’indigente è bisognoso e più è desideroso di ricevere, come un vuoto che attende di essere riempito”.

Certamente abbiamo già avuto l’occasione di dire che, talvolta, ci capita di invitare qualcuno, che ha timore di rivolgersi a Dio, quasi per non “disturbarlo troppo”, ad una più profonda riflessione sulla Sua bontà infinita. Come se la scorta di bontà del Signore fosse limitata o riservata solo ad alcune categorie di persone. Forse queste persone dimenticano quelle parole di Gesù che invitano a chiedere senza timore e con fiducia: «Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete; bussate e vi sarà aperto; perché chiunque chiede riceve, e chi cerca trova e a chi bussa sarà aperto». Dio non desidera altro che il nostro bene e riversare nei nostri cuori vuoti il Suo amore. Asserisce, infatti, l’Autore: “E’ dunque un dolce e desiderabile incontro quello tra l’abbondanza e l’indigenza e sarebbe difficile dire chi trova più gioia – il bene abbondante nell’espandersi e comunicarsi, o il bene manchevole e indigente nel ricevere e prendere – se Nostro Signore non avesse detto che è cosa più felice dare che ricevere (Cfr. At 20,35)”. E afferma con decisione: Dove c’è maggior felicità c’è maggiore soddisfazione; prova più piacere la divina bontà ad elargire le sue grazie che noi a riceverle”. Comunque non manca mai chi si lamenta dicendo di aver chiesto, aver pregato, aver “bussato”, ma Dio non gli ha dato ascolto. Forse si dimentica che le vie del Signore non sono le nostre vie e i suoi pensieri non sono i nostri pensieri…Ma una cosa è certa: Dio non lascia mai inascoltate le suppliche di chi, con fede, con speranza, con pazienza, con amore e rimettendosi alla Sua volontà, si affida a Lui.

Preghiamo

Signore, Tu conosci i segreti del nostro cuore e sai ciò di cui abbiamo bisogno. Riempici dei tuoi doni, della Tua bontà, della Tua…pazienza. Amen

Ed oggi apriamo i nostri sacchi vuoti per riempirli dei doni che Dio vorrà farci. Buona giornata,

PG&PGR