27 Settembre 2022: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi,

celebriamo oggi la memoria di San Vincenzo de’ Paoli, figlio spirituale e grande amico di San Francesco di Sales, che ha saputo vivere l’amore di Dio attraverso il servizio dei poveri e affrontiamo il quarto capitolo che vuole spiegarci “come l’amore domini su tutti gli affetti e le passioni e governi anche la volontà, benché anche la volontà abbia potere su di esso”. Non è certamente un concetto facile da comprendere, ma faremo del nostro meglio per renderlo più accessibile. Dice il de Sales: “Essendo l’amore il primo compiacimento che abbiamo nel bene, esso precede naturalmente il desiderio: infatti, che altro si desidera, se non ciò che si ama?

Viene prima anche del piacere; infatti, come fa uno a rallegrarsi per il godimento di qualche cosa, se prima non l’ama? Precede la speranza, poiché non si spera se non il bene che si ama; precede l’odio, perché non odiamo il male se non per l’amore che abbiamo per il bene, anzi il male non è male se non in quanto è contrario al bene. Ed è così, Teotimo, per tutte le altre passioni ed affetti, perché derivano tutti dall’amore quale loro sorgente e radice”. Dunque l’amore, quello vero, agisce come una sorta di “cartina al tornasole” che ci dà la possibilità di distinguere meglio il bene dal male. Abbiamo specificato “amore quello vero” in quanto, come afferma l’Autore, anche l’amore può essere “buono o cattivo”. Ricorrendo ancora a Sant’Agostino dice che “la dottrina cristiana sottomette lo spirito a Dio, perché lo guidi e lo sostenga e sottomette allo spirito tutte le passioni, perché le controlli e le regoli, in modo che siano poste al servizio della giustizia e della virtù…La volontà retta è l’amore buono, la volontà perversa è l’amore cattivo…l’amore prevale sulla volontà tanto da renderla completamente simile sé”. Possiamo tranquillamente aggiungere che l’amore buono nasce dalla donazione, dalla rinuncia, dal sacrificio, dall’accettazione dell’altro, in altre parole dalla benevolenza; quello cattivo prende le mosse dalla possessione, dall’interesse, dall’egoismo, dal voler tutto e subito, dal pretendere che l’altro di adegui ai nostri desideri. San Paolo, al capitolo 13 della Prima lettera ai Corinzi, ci fa da maestro. Ma che ruolo ha la volontà in questo contesto? Essa interviene liberamente e ci aiuta a far prevalere l’amore buono, vero, l’amore di Dio sul nostro amor proprio che, vuoi o non vuoi, fa sempre “capolino” e anche se non è possibile annientarlo completamente “lo possiamo almeno fiaccare, per cui, anche se rimane vivo in noi, non vi regnerà”. Ma se la volontà è debole può avvenire il contrario: mettere da parte l’amore divino sostituendolo con quello esclusivamente umano. E quando la nostra volontà permette che l’amore per le creature diventi più forte di quello per il Creatore…poveri noi!

Affidiamoci all’intercessione di San Vincenzo de’ Paoli

O Dio, che per il servizio dei poveri e la formazione dei tuoi ministri hai donato al tuo sacerdote san Vincenzo de’ Paoli lo spirito degli Apostoli, fa’ che, animati dallo stesso fervore, amiamo ciò che egli ha amato e mettiamo in pratica i suoi insegnamenti.

 

Ed oggi, sia la nostra volontà rivolta maggiormente rivolta verso Dio. Buona giornata,

PG&PGR

N.B. Col vostro permesso, domani ci prenderemo un giorno di riposo. Ci risentiamo giovedì 29.