12 Giugno 2022: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi,

guardando il calendario e ciò che ci attende…dobbiamo accelerare il passo. Il secondo capitolo della L.F. ha come titolo “Se non credete, non comprenderete”, una espressione tratta dal dialogo tra il profeta Isaia e il re di Giuda che, impaurito dagli Aramei che minacciano il suo regno, vuole fare alleanza col grande impero Assiro. Ma il profeta lo sconsiglia e “lo invita ad affidarsi soltanto alla vera roccia che non vacilla, il Dio di Israele”(Cfr.Is 7,1-9). In effetti la giusta traduzione del testo ebraico dice: “se non crederete, non resterete saldi”. Si potrebbe pensare ad un errore di traduzione? Probabilmente no in quanto nella versione greca della Bibbia ebraica si allude alla “saldezza che Isaia promette al re, -che passa- per la comprensione dell’agire di Dio e dell’unità che Egli dà alla vita dell’uomo e alla storia del popolo. Il profeta esorta a comprendere le vie del Signore, trovando nella fedeltà di Dio il piano di saggezza che governa i secoli”. Sant’Agostino, nelle “Confessioni”, opera una sintesi tra “comprendere” ed “essere saldi”…usando il termine “verità”; egli “ vuole mostrare il modo in cui questa verità affidabile di Dio è, come emerge nella Bibbia, la sua presenza fedele lungo la storia, la sua capacità di tenere insieme i tempi, raccogliendo la dispersione dei giorni dell’uomo”.[23] Il rapporto tra Fede e Verità costituisce l’asse portante di questa prima sezione del capitolo. Dice Papa Francesco: “Il testo di Isaia, letto in questa luce, porta a una conclusione: l’uomo ha bisogno di conoscenza, ha bisogno di verità, perché senza di essa non si sostiene, non va avanti. La fede, senza verità, non salva, non rende sicuri i nostri passi”. Possiamo chiederci: che senso avrebbe la nostra fede se non fosse sostenuta dalla verità? Sarebbe soltanto una bella fiaba, un desiderio, una illusione o potrebbe ridursi “a un bel sentimento, che consola e riscalda, ma resta soggetto al mutarsi del nostro animo, alla variabilità dei tempi, incapace di sorreggere un cammino costante nella vita”. Ma la fede in Dio, Gesù stesso ce lo ha rivelato in pienezza, è strettamente legata alla verità e solo così può sostenere: io sono la Via, la Verità e la Vita (Gv 14,6). [Cfr 24] Proseguendo, il Papa sostiene giustamente: “Richiamare la connessione della fede con la verità è oggi più che mai necessario, proprio per la crisi di verità in cui viviamo”. La cultura contemporanea, ogni giorno ne facciamo l’esperienza, sembra dare credibilità solo alla tecnologia. E’ innegabile che questa rende più comoda e agevole la vita, ma non può essere “verità assoluta” visto che è sempre in evoluzione e spesso sconfessa “il precedente”. Esistono anche le “verità” del singolo che consistono “nell’essere autentici davanti a quello che ognuno sente nel suo interno, valide solo per l’individuo e che non possono essere proposte agli altri con la pretesa di servire il bene comune”. Non si può poi dimenticare la “grande verità” cioè quella “pretesa dai grandi totalitarismi del secolo scorso,(e anche di quello attuale), una verità che imponeva la propria concezione globale per schiacciare la storia concreta del singolo.” Conclude amaramente il Pontefice: “Rimane allora solo un relativismo in cui la domanda sulla verità di tutto, che è in fondo anche la domanda su Dio, non interessa più. È logico, in questa prospettiva, che si voglia togliere la connessione della religione con la verità, perché questo nesso sarebbe alla radice del fanatismo, che vuole sopraffare chi non condivide la propria credenza. Possiamo parlare, a questo riguardo, di un grande oblio nel nostro mondo contemporaneo. La domanda sulla verità è, infatti, una questione di memoria, di memoria profonda, perché si rivolge a qualcosa che ci precede e, in questo modo, può riuscire a unirci oltre il nostro “io” piccolo e limitato. È una domanda sull’origine di tutto, alla cui luce si può vedere la meta e così anche il senso della strada comune.[25] Proviamo a pensare a quante presunte verità hanno ingannato gli uomini di tutte le epoche, compresa la nostra, portando dietro di sé devastazioni di ogni genere…

Preghiamo

Signore liberaci dalle tante “verità” che ingannano l’uomo, soprattutto i più deboli; facci aprire il cuore e la mente alla sola Verità che viene da Te. Amen

Ed oggi? Sforziamoci di essere sempre più annunciatori di Verità, quella vera, quella di Gesù Cristo. Buona giornata,

PG&PGR