Carissimi,
il verbo “esultare”, in tutte le sue “varianti”, ricorre molto spesso anche nel Nuovo Testamento per descrivere lo stato d’animo della folla che seguiva il Maestro e, dopo di Lui, gli Apostoli. Ma quella che ci colpisce di più è la gioia che riempie il cuore della Vergine così come dice il suo stesso cantico; esultanza travolgente e “contagiosa” che coinvolge il Precursore ancora nel grembo materno (Lc 1,44). Afferma Papa Francesco: “Maria, che ha saputo scoprire la novità portata da Gesù, cantava: «Il mio spirito esulta» (Lc 1,47) e Gesù stesso «esultò di gioia nello Spirito Santo» (Lc 10,21). Quando Lui passava, «la folla intera esultava» (Lc 13,17). Dopo la sua risurrezione, dove giungevano i discepoli si riscontrava «una grande gioia» (At 8,8)”. Saper scoprire la novità portata da Gesù non è una prerogativa di Sua Madre, ma qualcosa di aperto e offerto a tutta l’umanità che soffre per le doglie del parto (Rom 8,22). Questo, evidentemente, non vuol dire che il cristiano sia esente da stati di tensione, di scoraggiamento o di tristezza, ma che, anche in questi momenti, una fede profonda non permette che essi soffochino la speranza. Continua, infatti, il Pontefice: “A noi Gesù dà una sicurezza: «Voi sarete nella tristezza, ma la vostra tristezza si cambierà in gioia. […] Vi vedrò di nuovo e il vostro cuore si rallegrerà e nessuno potrà togliervi la vostra gioia» (Gv 16,20.22). «Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena» (Gv 15,11)”.[124] Questa ultima affermazione di Gesù, l’evangelista San Giovanni la colloca nel contesto dell’Ultima Cena. Giuda ha già fatto la sua scelta, è uscito dal cenacolo…ed era notte. Il Maestro inizia il suo lungo discorso di “addio” promettendo il Consolatore e raccomandando l’amore fraterno e l’unità (Gv cc.14-17) Un discorso molto lungo, con tante raccomandazioni, inviti, assicurazioni. Ci siamo sempre chiesti quanto gli Undici abbiamo capito di tutto quel fiume di parole piene di Verità. L’Evangelista sottolinea alcuni interventi dei discepoli: Pietro afferma: «Darò la mia vita per te», ma sappiamo bene quale sarà la sua reazione davanti a chi lo accusa di essere seguace di Gesù; Tommaso, Filippo e Giuda Taddeo vogliono vederci più chiaro, indagare, avere delle dimostrazioni, delle spiegazioni (Gv 14,5-8.22). A questo punto chiediamoci quante volte, anche noi, vorremmo sondare il pensiero del Maestro, conoscere di più, avere qualche spiegazione in più, quasi a pretendere di penetrare le profondità di Dio, La nostra fede deve ancora crescere…e tanto!
Preghiamo
Signore, non te lo chiederemo mai abbastanza: aumenta la nostra fede. Insegnaci a fidarci maggiormente della Tua Parola, a credere di più alle Tue promesse, ad esultare di gioia, insieme alla Vergine Santa e a San Giovanni Battista, per il Tuo amore. Amen
Ed oggi, festa degli Apostoli Filippo e Giacomo (minore), impegniamoci maggiormente nell’essere portatori di gioia. Buona giornata,
PG&PGR
P.S. Certamente tutti siamo coscienti di quanto la preghiera sia importante. Non stanchiamoci, dunque, di pregare per la pace.