Carissimi,
oggi, data convenzionale in cui si celebra la “Festa della Liberazione”, ricorre anche la festa liturgica di San Marco evangelista del quale chiediamo l’intercessione per essere liberati da tutti i mali che affliggono l’umanità. E in questo giorno diamo inizio ad un nuovo capitolo della “Gaudete et exsultate” che il Pontefice intitola “Alcune caratteristiche della santità nel mondo attuale” e nel quale, considerando le diverse epoche, riscopriremo tanti elementi della Filotea. Papa Francesco inizia col dire: “All’interno del grande quadro della santità che ci propongono le Beatitudini e Matteo 25,31-46, vorrei raccogliere alcune caratteristiche o espressioni spirituali che, a mio giudizio, sono indispensabili per comprendere lo stile di vita a cui il Signore ci chiama”. Quello delle Beatitudini, dovremmo averlo capito, è uno stile di vita “rivoluzionario”, che nulla ha a che vedere con quello del “mondo” dove sono considerati beati i “furbi, i forti e i grandi”. Continua, specificando, il nostro caro Papa: “Non mi fermerò a spiegare i mezzi di santificazione che già conosciamo: i diversi metodi di preghiera, i preziosi sacramenti dell’Eucaristia e della Riconciliazione, l’offerta dei sacrifici, le varie forme di devozione, la direzione spirituale, e tanti altri. Mi riferirò solo ad alcuni aspetti della chiamata alla santità che spero risuonino in maniera speciale”.[110] Ci permettiamo, però, di porre una domanda: ma i “mezzi di santificazione” cui si fa riferimento, sono davvero conosciuti? Sono veramente vissuti? Crediamo sia difficile comprendere ciò che leggeremo se non cominciamo a riscoprire l’importanza della preghiera, dei sacramenti e di tutte quelle forme di “devozione” che irrobustiscono l’animo del cristiano ponendolo sulla scia dei santi. E’ importante tenere presente che ci sono anche altri “modelli di santità”, oltre a quelli che il Pontefice affronterà. Lo Spirito di Dio ci offre una “gamma” infinita di occasioni…basta saperle riconoscere ed accettarle. Aggiunge: “Queste caratteristiche che voglio evidenziare non sono tutte quelle che possono costituire un modello di santità, ma sono cinque grandi manifestazioni dell’amore per Dio e per il prossimo che considero di particolare importanza a motivo di alcuni rischi e limiti della cultura di oggi”. Il rischio di lasciarci travolgere dalla cultura consumistica ed edonista dilagante, come abbiamo già letto tre giorni fa, è sempre grande e in essa, continua Papa Francesco: “si manifestano: l’ansietà nervosa e violenta che ci disperde e debilita; la negatività e la tristezza; l’accidia comoda, consumista ed egoista; l’individualismo, e tante forme di falsa spiritualità senza incontro con Dio che dominano nel mercato religioso attuale”.[111] E’ tremendamente forte e reale questa ultima espressione che ci riporta alle parole di Benedetto XVI: “La Chiesa non nasce per proselitismo, come qualsiasi ditta, cresce per attrazione, e chi muove l’attrazione è lo Spirito”. Pensiamo, ad esempio, ai tanti “pellegrinaggi” che si trasformano in “gite fuori porta…”
Preghiamo con le parole della liturgia odierna
O Dio, che hai glorificato il tuo evangelista Marco con il dono della predicazione apostolica, fa’ che alla scuola del Vangelo, impariamo anche noi a seguire il Cristo Signore. Amen
Ed oggi, ancora una volta, mettiamoci alla scuola di Gesù. Buona giornata,
PG&PGR
…E non dimentichiamo di pregare con convinzione per la pace.
P.S. Auguri a tutti i Marco che conosciamo.