Carissimi,
siamo al numero 21 che inizia con una affermazione che ci coinvolge fortemente e, allo stesso tempo, ci sconvolge: “Il disegno del Padre è Cristo, e noi con Lui”. Questo significa che noi, attraverso il Signore Gesù, facciamo parte a pieno titolo del disegno di salvezza di cui l’autore è lo stesso Dio Padre.“ In definitiva –continua il nostro documento-, è Cristo che ama in noi, perché «la santità non è altro che la carità pienamente vissuta». E’ da una catechesi del suo predecessore Benedetto XVI che, l’attuale Vicario di Cristo, attinge questa affermazione e quella che segue: “«la misura della santità è data dalla statura che Cristo raggiunge in noi, da quanto, con la forza dello Spirito Santo, modelliamo tutta la nostra vita sulla sua»”. E’ arduo l’invito che ci viene rivolto: modellare la nostra vita sull’esempio del Cristo. Gli stessi apostoli hanno trovato difficoltà a seguire gli insegnamenti del Maestro. E spesso non ci sono riusciti…Solo il giorno di Pentecoste, attraverso il dono dello Spirito, questa loro debolezza si è trasformata in forza dirompente, in annuncio, in testimonianza: “Così, ciascun santo è un messaggio che lo Spirito Santo trae dalla ricchezza di Gesù Cristo e dona al suo popolo”.[21] Proprio questa è l’azione dello Spirito Santo: “travasare” la ricchezza del Figlio in ogni uomo e ogni donna che accetta la sfida di fare parte, in modo coerente e coraggioso, del popolo santo di Dio. Ma, nonostante l’azione dello Spirito, che deve sempre misurarsi con la nostra umanità, il cammino verso la santità non ci immunizza da errori, piccoli fallimenti, cadute. Il Papa, riprendendo il pensiero di uno dei maggiori teologi del ‘900, Hans Urs von Balthasar, dice infatti: “Per riconoscere quale sia quella parola che il Signore vuole dire mediante un santo, non conviene soffermarsi sui particolari, perché lì possono esserci anche errori e cadute. Non tutto quello che dice un santo è pienamente fedele al Vangelo, non tutto quello che fa è autentico e perfetto”. E’ questo un fatto che non si può negare: pensiamo al peccato del re Davide (Cfr. 2 Sam 11); anche la lettera di San Paolo ai Galati (2, 11,14) e gli Atti degli Apostoli ce ne danno testimonianza. Ma nella storia della Chiesa ce ne sono tanti altri che, nonostante il loro impegno, hanno preso qualche cantonata. Ad esempio, provate a leggere, con l’ausilio di qualche motore di ricerca, del litigio tra i due santi fratelli medici, Cosma e Damiano. Il Santo Padre, non per giustificare, ma per chiarire, aggiunge: “Ciò che bisogna contemplare è l’insieme della sua vita, il suo intero cammino di santificazione, quella figura che riflette qualcosa di Gesù Cristo e che emerge quando si riesce a comporre il senso della totalità della sua persona”.[22] E’ un forte richiamo per tutti noi, ma di questo parleremo lunedì prossimo.
Preghiamo
Quanto siamo fragili, Signore! Basta poco per farci “sbandare”. Sostienici, ti preghiamo, nella testimonianza di fede e nel cammino sulla via della santità. Noi confidiamo in Te. Amen
Ed oggi, così come qualche mese fa ci aveva consigliato Francesco di Sales, non perdiamoci di coraggio. Buona giornata e buona domenica,
PG&PGR