22 Gennaio 2022: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi,

riprendiamo il discorso di ieri con la seconda sezione del penultimo capitolo di Filotea e, prima di tutto poniamoci due domande: di quante ore è composta la nostra giornata tolte quelle che dedichiamo al giusto riposo per rinfrancare “frate asino”? Facile: 24-8=16. Bene! Ma quanto tempo, di queste sedici ore, dedichiamo al Signore? Diciamolo con coraggio ed onestà: sempre troppo poco. E’ vero che siamo assorbiti da occupazioni e preoccupazioni di vario genere, ma forse con un pizzico di fede e di volontà in più… Francesco di Sales ci incoraggia: “Fa’ dunque con coraggio questi esercizi come te li ho indicati, e Dio ti darà tempo ed energia per compiere tutti i doveri del tuo stato; ti assicuro che lo farà anche se dovesse fermare il sole come fece per Giosuè. Facciamo sempre abbastanza quando Dio lavora con noi”. Ebbene sì, Dio lavora con noi, sempre, anche quando non ce ne accorgiamo, purché il nostro operato sia sempre fatto con onestà e lealtà nella ricerca del bene di tutti. Senz’altro ricorderete che, dando il titolo a questo capitolo, l’autore evidenziava due obiezioni; ieri abbiamo visto la prima e come viene, salesianamente, confutata ed oggi ci occupiamo della seconda: “Si dirà che io do per scontato quasi ovunque che la mia Filotea abbia il dono dell’orazione mentale; è chiaro invece che non tutti l’hanno, per cui questa Introduzione non potrebbe servire a tutti”. Obiezione giustificata quando non si tiene in nessun conto la buona volontà e le buone intenzioni che Dio non fa mai mancare a chi si rivolge a Lui con fede. Aggiunge dunque il Nostro: “È vero, l’ho dato per scontato, e so anche che non tutti hanno il dono dell’orazione mentale; ma è altrettanto vero che tutti possono averlo, magari appena abbozzato: è sufficiente che abbiano delle buone guide e che abbiano voglia di impegnarsi per acquistarlo visto che la cosa merita”. Ma, potremmo chiedere al saggio vescovo: e se qualcuno fosse nella reale impossibilità o incapacità di fare questo? Prevenendoci ci risponde: “Se si dovesse trovare qualcuno totalmente sprovvisto di questo dono a tutti i livelli, ciò che penso possa capitare soltanto molto di rado, il saggio padre spirituale indicherà all’interessato il modo di rimediare alla lacuna applicando maggiore attenzione nella lettura e nell’ascolto delle riflessioni che ho suggerito nelle meditazioni”. Abbiamo incontrato più volte il consiglio di avere una guida, un padre spirituale che possa aiutarci a scoprire e vivere le nostre potenzialità spirituali, ma non dimentichiamo che anche la comunità, religiosa o parrocchiale, può avere questo ruolo. E’ sufficiente mettersi in ascolto, con umiltà, respingendo ogni tentazione di egoismo e di superbia, combattendo quella superficialità che spesso impedisce di fare qualche passo in avanti.

Preghiamo

Signore rendici capaci di ascoltare la Tua voce che, in tanti modi, ci chiama al Tuo servizio, riscoprendo ogni giorno la nostra vera vocazione che è essenzialmente quella di sentirci figli e fratelli amati. Amen

Ed oggi? Proviamo a fare qualche piccolo passo in più. Buona giornata,

PG&PGR

N.B. Ai fedeli di questa Parrocchia ricordiamo la seconda Assemblea Sinodale: domani alle 16,30. Vi aspettiamo.