14 Gennaio 2022: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi,

nel tredicesimo capitolo, che iniziamo oggi, Francesco di Sales propone alla nostra attenzione la quarta considerazione che riguarda “L’amore di Gesù Cristo per noi”. La maggior parte di noi, fin dall’infanzia, ha sentito dire da qualcuno che il Signore Gesù, per amor nostro, ha sofferto ed è morto. La riflessione del Salesio ci invita ora a chiederci quanto questo sacrificio del Cristo influisca sulla nostra vita e sulle nostre scelte. Egli dice: “Pensa all’amore con il quale Gesù Cristo Nostro Signore ha tanto sofferto in questo mondo e particolarmente nell’orto degli Olivi e sul monte Calvario: quell’amore riguardava te!” Il Figlio di Dio, attraverso la fatica, la sofferenza, il rifiuto, gli oltraggi, la croce, ha chiesto e ottenuto dal Padre, la nostra salvezza, offrendoci anche la “facoltà” di formulare propositi di vita autenticamente cristiana e i mezzi per poterlo fare. Infatti continua dicendo: “Per mezzo di tutte quelle fatiche e quelle sofferenze Egli otteneva da Dio Padre buoni propositi e promesse per il tuo cuore, e con lo stesso mezzo otteneva anche ciò che ti è necessario per mantenere, nutrire, rinforzare e portare a compimento quei propositi”. Proviamo, a questo punto della nostra esistenza, ad interrogare la nostra anima su quanto, i buoni propositi che il Signore ci ispira, trovano effettivamente la nostra piena partecipazione. Il de Sales ci invita ad esclamare con lui: “E tu, proposito, come sei prezioso, poiché sei figlio di una madre così importante come la Passione del Salvatore! Quanto deve volerti bene la mia anima, poiché sei stato così caro al cuore del mio Gesù! Salvatore dell’anima mia, sei morto per acquistarmi i miei propositi, fammi la grazia di morire piuttosto che lasciarli perdere!” E’ un vero atto di fede credere che il Signore, nel momento del sacrificio supremo, possa aver pensato a me, a te e a te, ad ognuno di noi, amandoci profondamente. Continua: “Vedi, mia cara Filotea, è certo che il cuore del nostro caro Gesù vedeva il tuo dall’altare della Croce e l’amava; in forza di quell’amore otteneva per lui tutti i beni che avrà per sempre, tra i quali i propositi”. A conferma di questo chiama in causa Geremia (1,5) e ci invita a dire con il profeta: “Signore, prima che esistessi mi hai guardato e chiamato per nome; in quanto la sua divina Bontà ha preparato nel suo amore e nella sua misericordia tutti i mezzi generali e specifici della nostra salvezza, e quindi anche i nostri buoni propositi”. Dio, nella sua misericordia, pur di fronte alla disobbedienza dell’uomo (Cfr. Gen.3), non lo ha abbandonato al suo destino e attraverso il mistero dell’Incarnazione, Passione, Morte e Resurrezione di Suo Figlio, ha messo nelle nostre mani i mezzi per farci raggiungere la salvezza. Ecco come  spiega tutto questo il santo vescovo: “Questo è certo: come una donna incinta prepara la culla, la biancheria, le fasce e prevede anche una balia per il figlio che spera avere, benché ancora non sia venuto al mondo, così Nostro Signore, che porta in seno te e vuole generarti alla salvezza e farti sua figlia, sull’albero della croce prepara quanto ti è necessario: la tua culla spirituale, la tua biancheria e le fasce, la tua nutrice e quanto ti è necessario alla felicità. E sono tutti i mezzi, le inclinazioni, le grazie con cui vuole attirare la tua anima alla perfezione”. Per concludere questa prima sezione del capitolo non possiamo che usare le sue stesse parole: “Dio mio, come dovremmo imprimere profondamente in noi tutto questo!”

Preghiamo

Signore, ancor prima di essere concepiti nel grembo di nostra madre, Tu ci hai amati ed hai intrecciato con ognuno di noi una storia, una storia d’amore. Aiutaci a viverla con sempre maggiore intensità. Amen

Ed oggi qualche buon proposito in più da mettere in atto. Buona giornata,

PG&PGR