Carissimi,
oggi concludiamo il quarto capitolo e con esso la “prima sessione di esami” interiori che San Francesco di Sale ci propone. Dopo le prime domande riguardanti il nostro diretto rapporto con Dio Padre, ora ce ne pone una che, tra l’altro, ben si accorda con il momento liturgico che stiamo vivendo e che troverà il suo culmine nella celebrazione di mezzanotte, domani, quando ricorderemo che “un Bambino è nato per noi”: “Qual è l’atteggiamento del tuo cuore di fronte a Gesù Cristo Dio e Uomo? Ti piace vivere vicino a Lui? Le api sono contente quando possono stare intorno al miele, come le vespe intorno al putridume! Allo stesso modo le anime buone provano la loro gioia intorno a Gesù Cristo e provano una profonda dolcezza d’amore nei suoi confronti; i cattivi invece sono contenti solo nelle vanità”. Ma per poter rispondere sinceramente a questa domanda dobbiamo, prima, porcene un’altra: Considero il Signore Gesù come mio amico? Il migliore dei miei amici? Colui sul quale posso sempre contare e che ha dato la Sua vita per me? Se la risposta è affermativa, come speriamo che sia, rispondiamo a Francesco e andiamo avanti con la domanda successiva: “Qual è il comportamento del tuo cuore nei confronti della Madonna, dei Santi, del tuo buon Angelo? Li ami fortemente? Hai una speciale fiducia nella loro benevolenza? Ti piacciono le loro immagini, le loro vite, le loro lodi?” Quante volte, da quando abbiamo iniziato a riflettere sulla Filotea (era il 25 gennaio scorso!), abbiamo trovato dei riferimenti alla Santa Vergine, ai Santi e all’Angelo custode! Sono i “compagni di viaggio” che Dio ci ha messo accanto: una Mamma, dei Fratelli e un amico che vigila su di noi. Ed ora andiamo alle ultime tre domande; 1.“Per quello che riguarda la tua lingua, come parli di Dio? Ti. piace parlarne bene secondo la tua condizione e le tue capacità? Ti piace cantare cantici spirituali?” 2.”Quanto alle opere, rifletti se ti sta a cuore la gloria esteriore di Dio e se ti piace fare qualche cosa in suo onore; coloro che amano Dio, infatti, amano anche il decoro della sua casa”. 3. “Riesci a scoprire in te di avere lasciato qualche affetto e rinunciato a qualche cosa per Dio? È un segno sicuro d’amore privarsi di qualche cosa in favore di chi amiamo. Finora che cosa hai lasciato per amore di Dio?” Come e quando parliamo di Dio e della Sua Chiesa? Abbiamo il coraggio di farlo anche in ambienti “ostili”? Abbiamo il coraggio di amarlo veramente sopra ogni cosa rinunciando a noi stessi? Tante domande alle quali possiamo rispondere solo con la nostra testimonianza cristiana.
Preghiamo con le parole della liturgia dell’ottavo giorno della novena
Dio onnipotente ed eterno, contemplando ormai vicina la nascita del tuo Figlio, rivolgiamo a te la nostra preghiera: ci soccorra nella nostra indegnità il Verbo che si è fatto uomo nascendo dalla Vergine Maria e si è degnato di abitare in mezzo a noi. Amen
A tutti voi, vicini e lontani, e alle vostre famiglie, con particolare affetto lì dove ci sono difficoltà di vario genere, il nostro più caldo augurio per vivere questi giorni santi in serenità e amore verso Dio e verso il prossimo. Ci risentiremo martedì 28 dicembre. Ciao.
PG&PGR
N.B. E la lettera a Gesù? Pazientate gente, pazientate…arriverà puntuale come sempre, Poste Celesti, permettendo. Ma siamo certi che funzionano meglio di quelle italiane!