18 Ottobre 2021: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi,

nella festa dell’Evangelista San Luca, al quale vogliamo affidare questo incontro, diamo il via alla quarta parte della Filotea che “Contiene i consigli opportuni contro le tentazioni più correnti” dove il termine “tentazione” assume un significato molto ampio. Infatti, al primo capitolo che iniziamo oggi, Francesco di Sales dà questo titolo: “Non bisogna lasciarsi scoraggiare dalle chiacchiere della gente” e cioè resistere a quella che può diventare una tentazione di desistere, per timore dei malevoli giudizi altrui, dall’intraprendere la via della “devozione”. Le chiacchiere, lo sappiamo bene, il più delle volte sono mosse da gelosie, invidie e…cattiverie di ogni genere. Sono innumerevoli i richiami di Papa Francesco, rivolti anche alle “alte sfere” della Chiesa, alla sobrietà nel parlare, all’evitare il pettegolezzo, al non lasciarsi ingannare dal “sentito dire”. E questo vale per tutti. Ma nei confronti dei cristiani questo “sport nazionale” della chiacchiera sembra essere sempre più praticato. Il Salesio esordisce dicendo: “Appena la gente si accorgerà che hai deciso di seguire la vita devota, scoccherà contro di te mille frecciatine di compatimento e altrettanti dardi di pesante maldicenza.” Spesso, purtroppo, non si tratta di semplici, anche se sgradevoli, pettegolezzi, ma di vere e proprie accuse o giudizi temerari. Gli abitanti di Nazaret, nei confronti del “figlio del falegname” (Cfr. Mc 6,1-5) non si sono forse comportati in questo modo? Se poi qualcuno, dopo esperienze di vita fallimentari, decide di riavvicinarsi al Signore, le cose si complicano ulteriormente. Sempre nel Vangelo: quante volte il Signore Gesù è stato criticato dai Farisei per la sua accoglienza nei confronti di tanti peccatori e peccatrici? Continua il de Sales: “I più arrabbiati daranno al tuo cambiamento il nome di ipocrisia, di bigotteria, di tradimento; diranno che il mondo ti ha voltato le spalle ed allora ti sei consolata volgendoti a Dio.” Queste potrebbero essere le considerazioni di chi non sa, o non vuole credere all’opera dello Spirito Santo! Ma quanti santi e sante, dopo una vita “sbagliata” o, quanto meno, sregolata, si sono lasciati “prendere” da Dio? Se Giovanni di Pietro di Bernardone avesse seguito i consigli dei suoi “amici di bettola” e si fosse lasciato intimorire dalle minacce di suo padre, non sarebbe diventato San Francesco. E che dire di Sant’Agostino? Cosa sarebbe stato dello stesso Salesio se non si fosse opposto ai sogni paterni di vederlo fare una bella carriera nel senato di Chambery? La sua indole non sarebbe certo cambiata ma, probabilmente, oggi noi non saremmo qui a leggere la Filotea. Prosegue il Nostro: “I  tuoi amici poi, da parte loro, si affretteranno a sommergerti di rimproveri, tanto prudenti e pieni di carità, a loro avviso. Sanno già che diventerai triste, perderai credito di fronte alla gente, sarai insopportabile, invecchierai prima del tempo, le cose di casa tua andranno a rotoli; ti ricorderanno che bisogna vivere nel mondo stando alle sue regole, che l’anima si può salvare anche senza tante storie; e simili sciocchezze.” A dire il vero, tante volte noi cristiani, diamo questa impressione e non riusciamo a trasmettere la gioia di chi ha incontrato il Signore…Ricordiamoci del detto “un cristiano triste è un tristo cristiano”.

Preghiamo

Signore aiutaci ad essere testimoni della gioia e della speranza per poter gridare al mondo che solo in Te la vita umana trova la sua vera essenza e la sua realizzazione piena. Amen

E allora, oggi, cari amici, un po’ più di gioia in tutto ciò che faremo. Buona giornata,

PG&PGR