Carissimi,
nel capitolo che iniziamo oggi, il XXX (tranquilli, è molto più breve del precedente J), San Francesco di Sales vuole offrirci “Altri consigli nel parlare”. Essendo il testo di questa prima sezione molto chiaro e di facile comprensione, abbiamo deciso di proporvelo in modo integrale: “Il tuo modo di parlare sia pacato, schietto, sincero, senza fronzoli, semplice e veritiero. Tieniti lontano dalla doppiezza, dall’astuzia e dalle finzioni. E’ vero che non tutte le verità devono sempre essere dette; ma per nessun motivo è lecito andare contro la verità. Abituati a non mentire coscientemente, né per scusa, né per altro, ricordandoti che Dio è il Dio della verità. Se hai mentito inavvertitamente e puoi rimediare spiegando e correggendo, fallo subito: le scuse sincere hanno più delicatezza e più forza convincente per scusarci di qualunque menzogna. Qualche volta è permesso, con prudenza e discrezione, alterare e nascondere la verità con un giro di parole; ma soltanto per motivi seri; quando lo richiedono, senza ombra di dubbio, la gloria di Dio e il suo servizio. Fuori di ciò, i giri di parole o le astuzie verbali sono pericolose perché, come dice la Parola di Dio, lo Spirito Santo non abita in un’anima falsa e doppia. Nessuna finezza è migliore e più desiderabile della semplicità. La prudenza mondana e le arti della carne sono caratteristiche dei figli di questo secolo; i figli di Dio invece camminano senza astuzie e hanno il cuore senza misteri. Chi cammina con semplicità, dice il Saggio, avanza con fiducia. La menzogna, la doppiezza, la simulazione sono segni di uno spirito debole e vile.” Ci sembra evidente che, alla base di tutto questo, Francesco pone l’amore per la verità contro la quale, per nessun motivo, è lecito agire anche quando è causa di persecuzione o di martirio. Nella storia del Popolo eletto abbiamo diverse testimonianze di profeti che, per amore della verità, hanno dato la propria vita. Il Nuovo Testamento, ancor prima dell’inizio della vita pubblica di Gesù, ci presenta la figura di Giovanni Battista, anch’egli vittima della verità. Lo stesso Gesù, Via ,Verità e Vita, è osteggiato dai dottori della legge, dai sacerdoti, dagli scribi e dai farisei. Egli afferma, davanti a Pilato, di essere venuto nel mondo per “rendere testimonianza alla verità” (Cfr. Gv 18,37-38). Ma il governatore, che non ha il cuore libero, temendo di perdere la faccia e l’autorità, non capisce (o fa finta di non capire), le sue parole. Francesco cita anche la testimonianza del Libro della Sapienza (1,5) che attesta che “lo Spirito Santo rifugge dalla finzione” e del Libro dei Proverbi, che chiama “il Saggio” dove si dice che “chi cammina nell’integrità va sicuro”(10,9). A questo fa eco il vangelo di Giovanni (8,32-36): “La verità vi farà liberi”. Per oggi possiamo fermarci qui, ma vi lasciamo con una domanda: quanto siamo disposti a “metterci la faccia” per difendere la verità?
Preghiamo
Signore dacci la forza di resistere alla tentazione delle “mezze verità”. Manda su di noi il Tuo Santo Spirito di verità perché rinnovi la faccia della terra e il cuore di ogni uomo e ogni donna. Amen
Ed oggi un po’ più di prudenza nel parlare e…nell’ascoltare. Buona giornata,
PG&PGR