20 Luglio 2021: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi,

recitando l’Atto di dolore ci proponiamo, con l’aiuto di Dio, di “fuggire le occasioni prossime di peccato”. Ma capita di non potersi allontanare, almeno fisicamente, da un ambiente, pensiamo ad esempio a quello lavorativo in cui si è venuta a creare una situazione ambigua. Dunque, alla domanda con la quale ci siamo lasciati ieri, puntualmente Francesco risponde che si “deve troncare ogni conversazione privata, gli incontri segreti, gli sguardi languidi, i sorrisi e in genere tutti gli scambi e gli ammiccamenti che possono nutrire questo fuoco maleodorante e fuligginoso.” Su questo il santo della dolcezza non transige consigliando con grande fermezza: “Se poi le circostanze esigono che si rivolga la parola al complice, deve essere per dichiarare, con una coraggiosa, breve e seria protesta, il divorzio definitivo che abbiamo giurato. Grido a voce alta, a chiunque sia caduto in questi lacci passionali: taglia, tronca, spezza. Non bisogna perdere tempo a discutere queste futili amicizie; bisogna strapparle non perdere tempo a sciogliere i nodi; bisogna spezzarli e tagliarli; tanto quei cordoni e quei legami non hanno alcun pregio.” D’altronde che pregio potrebbe avere un rapporto basato sulla sola passione, a volte sul tradimento, sulla doppiezza, sui sotterfugi, le menzogne e su tutto ciò che nulla ha a che vedere con l’amicizia e l’amore vero? In maniera categorica aggiunge: “Non bisogna avere riguardi per un amore che è contrario all’amore di Dio”. Il de Sales, ormai lo sappiamo bene, non è un “bacchettone” e non si scandalizza di fronte a certe situazioni, ma neanche le minimizza sapendo bene che lasciano nella mente e nel cuore dei segni profondi: “Ma, dopo avere in questo modo spezzate le catene di quell’infame schiavitù, è possibile che resti qualche strascico. I marchi e le piaghe dei ferri rimarranno impressi nei piedi, ossia negli affetti.” Poi, mettendosi nei panni del padre che da lontano vede tornare il figlio pentito (Cfr Lc 15,11-24), cercando di infondere speranza, continua dicendo: “Non fa nulla, Filotea, se tu hai concepito per il tuo male tutto l’orrore che merita; se farai così non sarai più agitata dalle ansie; proverai soltanto un forte orrore per quell’amore infame e per tutto quello ad esso collegato e sarai libera da ogni altro affetto per la persona che hai lasciato; ti rimarrà soltanto un amore purissimo per Iddio.” Non è sempre facile il sapersi riconoscere peccatori! Si è sempre tentati di trovare delle giustificazioni ai propri comportamenti o, peggio ancora, non avere il coraggio di chiedere perdono. Forse non abbiamo ancora capito bene quello che San Giovanni dice nella Prima lettera (3,19-20). “Dio è più grande del nostro cuore”. Certamente queste esperienze di allontanamento dal “retto cammino”, come si diceva sopra, lasciano dei segni, delle cicatrici che, anche dopo essersi ravveduti, non scompaiono. La tentazione potrà tornare all’attacco. Come allontanarla? Il consiglio di Francesco: una preghiera più intensa e convinta, una maggiore frequenza ai sacramenti e la convinzione che il Signore è dalla nostra parte, sempre. Il capitolo si conclude con l’ipotetica domanda: “Mi dirai, non è ingratitudine rompere così drasticamente un’amicizia?” Ed ecco la saggia risposta: “Io ti dico: quant’è bella l’ingratitudine che ti rende accetta a Dio! Filotea, non sarà ingratitudine, ma anzi un’azione meritoria in favore del tuo amante; perché, spezzando i tuoi legami, romperai anche i suoi; e se anche, sul momento, non saprà apprezzare la sua felicità, lo farà ben presto e con te canterà in ringraziamento: 0 Signore, tu hai spezzato i miei legami, io ti sacrificherò la vittima di lode e invocherò il tuo santo Nome.” Ci viene in mente la conversione di Alessandro Serenelli, l’assassino di Santa Maria Goretti. Questo è il miracolo dell’Amore di Dio che sa trasformare il male in bene…se noi glielo permettiamo.

Preghiamo

Signore, tu ci conosci fino in fondo e nulla si sottrae al Tuo sguardo. Sollevaci quando cediamo di fronte alle tante tentazioni del mondo e non permettere che perdiamo la fiducia nella Tua misericordia sempre pronta ad accoglierci. Amen

Ed oggi una preghiera più forte e convinta per imparare meglio ad amare. Buona giornata,

PG&PGR