Carissimi,
“Chi può trovare un amico di tal sorta?” Ieri avevamo concluso il nostro incontro quotidiano con questa domanda. E’ lo stesso Francesco di Sales che pone la domanda , ma si affretta anche a darne la risposta: “Coloro che temono Dio; ossia gli umili che desiderano ardentemente avanzare nella vita spirituale”. Sì, va bene, caro Francesco, ma pur disponendoci ad “avanzare umilmente nella vita spirituale”, come e dove cercarlo? Puntualmente risponde: “Giacché ti sta tanto a cuore camminare con una buona guida, in questo santo viaggio della devozione, cara Filotea, prega Iddio, con grande insistenza, che ne provveda una secondo il suo cuore; e poi non dubitare: sii certa che, a costo di mandare un Angelo dal cielo, ti manderà una guida capace e fedele”. E più avanti aggiunge: “Devi riporre in lui una fiducia senza limiti, unita a un grande rispetto, ma in modo che il rispetto non diminuisca la fiducia e la fiducia non tolga il rispetto. …la vostra deve essere un’amicizia forte e dolce, santa, sacra, degna di Dio, divina, spirituale”. E dopo aver consigliato di sceglierne “uno tra diecimila”, ne elenca le qualità: “Deve essere ricco di carità, di scienza e di prudenza: se manca una di queste tre qualità, c’è pericolo. Ti ripeto, chiedilo a Dio e, una volta che l’hai trovato, benedici la sua divina Maestà, fermati a quello e non cercarne altri; ma avviati, con semplicità, umiltà e confidenza; il tuo sarà un viaggio felice”. Ed ora, se permettete, un ricordo personale di PG: dopo essere “sbarcato” da qualche settimana a Torino, e dunque qualche mese prima di essere nominato parroco di San Massimo a Collegno, cercai un confessore che potesse diventare anche il mio direttore spirituale. Il “trapianto” da Pomezia a Torino non era stato indolore. I quasi dieci anni passati tra i quei giovani e le tante belle esperienze vissute insieme, avevano lasciato un segno profondo nella mia vita di giovane prete. Chiesi consiglio a P. Ruggero che, praticamente con le parole di Francesco, mi rispose semplicemente: “Prega, cerca e troverai.” E così feci! Un giorno entrai nel Santuario dell’Ausiliatrice di Valdocco, mi guardai attorno: tanti confessionali con la lucina rossa accesa; ne scelsi uno a caso. Dall’altra parte della grata trovai un salesiano già avanti negli anni, ma con la mente lucida, aperta, pronto a capire, stimolare, a correggere. Per alcuni anni, almeno una volta al mese, sono andato da lui uscendo, dopo ogni incontro, rinvigorito nello spirito. Ma un giorno non lo trovai al suo posto. Chiesi in sacrestia e un suo confratello di disse che era deceduto qualche giorno prima. Seppi dopo qualche tempo che era il confessore di molti preti giovani della Diocesi e in modo particolare di quelli della mia Vicaria (Prefettura). Tutti avevamo perso un padre.
Preghiamo
Signore, suscita nella Tua Chiesa anime sante e sagge; dona loro carità, scienza e prudenza perché possano essere guide a tanti fratelli e sorelle che cercano di rendere la loro esistenza più attenta alla Tua Parola e di progredire nel loro cammino di Fede. Amen.
Oggi una preghiera particolare per qualche nostro fratello o sorella in difficoltà spirituale. Buona giornata,
PG&PGR