Carissimi,
Francesco di Sales conclude questa sezione, nella quale ci ha messi in guardia sull’affetto al peccato, con parole di incoraggiamento che possono aiutarci a riscoprire la vera libertà: “O Filotea, poiché vuoi dare inizio alla vita devota, non deve bastarti di abbandonare il peccato, ma devi sbarazzare il cuore da tutti gli affetti legati al peccato; perché, oltre al pericolo di ricadere, questi miserabili affetti renderebbero perpetuamente malato e intorpidito il tuo spirito, a tal punto che non riuscirebbe a compiere il bene con prontezza, diligenza e di frequente. Mentre proprio in questo consiste l’essenza della devozione”. Prontezza senza indugi, diligenza senza sconti, frequenza senza inutili intervalli, e tutto questo nel fare il bene. Questa è la via che il Nostro vuole insegnarci per giungere alla pienezza della vita in Cristo. E di seguito, ancora una similitudine per far comprendere meglio il suo pensiero: “Le anime uscite dallo stato di peccato, ma che hanno ancora questi affetti e debolezze, io le assomiglio alle ragazze che hanno un colore pallido: non sono malate, ma tutto il loro comportamento è da malati: mangiano senza gusto, dormono senza riposare, ridono senza gioia, si trascinano invece di camminare; allo stesso modo tali anime fanno il bene con una tale stanchezza spirituale, che tolgono ogni grazia ai loro esercizi di pietà, che poi, oltre tutto, sono pochi di numero e poveri di risultati”.
Queste parole non possono non farci considerare la memoria liturgica che oggi celebriamo e cioè quella della Beata Vergine Maria di Lourdes che, oltre a ricordare l’apparizione dell’11 febbraio 1858 della Vergine a Santa Bernadette, celebra la Giornata Mondiale del malato istituita dal santo Papa Giovanni Paolo II nel 1992. In questo giorno vogliamo affidare alle cure materne di Maria Santissima tutti coloro che soffrono nel corpo e nello spirito e per loro
Preghiamo
Signore Gesù che hai detto “Venite a me voi tutti che siete affaticati e oppressi”, guarda a tutti i tuoi fratelli e a tutte le tue sorelle che soffrono per i mali del corpo e dello spirito; dona loro la consolazione della Tua presenza salvifica e ravviva in noi il senso di com-passione per non farli mai sentire soli. Amen.
Ed oggi un pensiero e una preghiera particolare per tutti coloro che sono in difficoltà, quelli che conosciamo e anche quelli che non conosciamo. Buona giornata,
PG&PGR