Carissimi,
iniziamo oggi una esposizione-riflessione sull’opera, forse più conosciuta, di San Francesco di Sales, di cui ieri abbiamo celebrato la festa liturgica, l’Introduzione alla Vita devota (o Filotea). Celebriamo inoltre la Festa liturgica della Conversione di San Paolo, al quale vogliamo affidare questa “avventura” e ricordiamo anche il trentacinquesimo anniversario dell’Ordinazione Sacerdotale di PGR per il quale chiediamo al Signore rinnovate grazie celesti. Veniamo dunque alla Filotea (per brevità la chiameremo così) che ci terrà compagnia per un lungo tratto di strada insieme. P. Ruggero Balboni, nel mettere mano alla traduzione che useremo, pubblicata nel 1985, dice chiaramente di voler “rendere un servizio all’impegno pastorale di tanti fratelli nel sacerdozio, offrendo loro, con questo libretto, direttive e consigli, particolarmente rispondenti alle problematiche dei nostri tempi (che da allora non sono molto cambiate – n.d.r.), utili alla direzione delle anime”. È dunque un servizio che P. Ruggero rende, prima di tutto, ai sacerdoti e, in modo particolare a noi, Oblati di San Francesco di Sales, affinché, nel compito e nel servizio che il Signore ha voluto affidarci, possiamo avvalerci più facilmente degli insegnamenti del Salesio nella direzione spirituale dei fratelli e delle sorelle che lo stesso Signore pone sulla nostra strada. Dunque, ancora grazie, “grande vecchio”. Ma è un impegno “tosto” anche per la nostra stessa vita spirituale in quanto siamo chiamati, per primi, a vivere secondo l’insegnamento del de Sales che “attua pienamente la raccomandazione del santo papa Paolo VI che nel 1975, nell’Esortazione Apostolica “Evangelii nuntiandi” scriveva: «L’uomo contemporaneo ascolta più volentieri i testimoni che i maestri, o se ascolta i maestri, lo fa perché sono testimoni»(n.41). Continua P. Ruggero: “La caratteristica che rende attuale oggi San Francesco di Sales, è la costante presenza dell’affetto per quello che dice e per coloro a cui si rivolge. Lo pone come condizione essenziale per ogni azione pastorale; si può resistere anche al più sottile ragionamento, ma non all’affetto…Francesco di Sales è un’anima forte che ci offre un appoggio nell’arduo cammino verso Dio…Vuole che sappiamo che tutti siamo deboli e che la nostra forza è stare uniti e sostenerci a vicenda”. Più avanti aggiunge: “Francesco ci offre, con il suo braccio, anche un cuore di padre e più ancora di madre: «Io ho, sotto un certo aspetto, un cuore di padre, ma che possiede molte prerogative del cuore di una mamma…Non posso impedirmi di essere tenero come una madre che desidera cose belle per i figli» e, sempre con le parole del “grande vecchio”, concludiamo questo incontro introduttivo: “Noi, come gli uomini di tutti i tempi, cerchiamo la sicurezza perché ci sentiamo eternamente incerti; la forza, perché ci sentiamo deboli, l’affetto perché ci sentiamo soli. Francesco di Sales nella Introduzione alla Vita devota ci offre tutto questo con cuore di amico, di padre, di madre”.
Preghiamo
Signore, vogliamo lasciarci guidare dalle parole di San Francesco di Sales per riscoprire e “rispolverare” la coscienza del nostro essere figli Tuoi. Fa’ che i suoi consigli vengano accolti dal nostro cuore e dalla nostra mente per tramutarsi in vita vissuta. Amen.
Affidiamo questo nostro “oggi” all’intercessione di Paolo di Tarso, l’Apostolo delle genti, e a Francesco di Sales, nostro maestro di vita. A tutti buona giornata,
PG&PGR