Carissimi,
dagli Atti degli Apostoli (10,37-39), rileggiamo un brano del discorso di San Pietro nella casa di Cornelio: “Voi conoscete ciò che è accaduto in tutta la Giudea, incominciando dalla Galilea, dopo il battesimo predicato da Giovanni; cioè come Dio consacrò in Spirito Santo e potenza Gesù di Nazaret, il quale passò beneficando e risanando tutti coloro che stavano sotto il potere del diavolo, perché Dio era con lui.” E’ evidente il riferimento di Pietro ai miracoli, o segni (come li chiama Giovanni), compiuti da Gesù durante la sua vita terrena. Questi segni straordinari non sono cessati con il ritorno del Signore al Padre (Ascensione), ma Egli ha continuato ad operarli per mezzo degli Apostoli e di tanti altri, dopo di loro, fino ai nostri giorni. Francesco di Sales, dopo aver detto che “i ministri hanno calpestato l’autorità dei miracoli” asserendo che questi potrebbero anche non essere necessari dopo aver seminato la fede, difende comunque la loro importanza in quanto garanzia della stessa fede. Dice: “Affinché Mosè venisse creduto (Es 4,1-9), Dio gli diede il potere dei miracoli; Nostro Signore, dice san Marco (16,20), confermava con tale mezzo la predicazione apostolica”, e nella lettera agli Ebrei leggiamo che “Dio rafforzava la fede coi miracoli (2,4): per cui il miracolo è una valida ragione per credere, una valida dimostrazione della fede, è un argomento convincente per portare gli uomini a credere; infatti, se non fosse così, Nostro Signore non se ne sarebbe servito”. Ma, prudentemente, prima di esporre interventi miracolosi del Signore nei vari secoli, fino alla sua epoca, mette in guardia, rifacendosi al libro dell’Apocalisse (13,13-15), contro i falsi miracoli. La Chiesa, lo sappiamo bene, prima di pronunciarsi ufficialmente su fatti ritenuti miracolosi, attraverso severi approfondimenti condotti da apposite commissioni, indaga in maniera estremamente rigorosa e prudente prima di riconoscerli come tali. Ma poniamoci una domanda: I miracoli sono necessari? Oggi potremmo rispondere che non lo sono se si lascia che lo Spirito di Dio compia in noi la sua opera, ma il Salesio, che sta parlando agli abitanti dello Chablais, confusi e “bombardati” dalle tesi dei Calvinisti, risponde: “Può sembrare che i miracoli non siano necessari, ma in realtà lo sono; non è senza motivo che la bontà della Provvidenza divina ne offre alla sua Chiesa in ogni tempo”. Nella lettura della difficile realtà che lo circonda fatta di sospetti e di false accuse, Francesco considera l’intervento miracoloso come un dono della Provvidenza per alimentare e rinforzare la fede dei semplici. Ci possiamo rendere ben conto che, anche oggi, tante persone, sono vittime di coloro che danno del cristianesimo una interpretazione falsa. Basti pensare alle varie “campagne” di proselitismo operate “a tappeto” dai Testimoni di Geova. Il Nostro passa dunque a fare un elenco di alcuni interventi miracolosi di cui è piena la Storia della Chiesa e partire da ciò che dice San Gregorio Magno nella raccolta che narra la vita e miracoli operati dal Signore attraverso alcuni Padri della Chiesa. Per brevità li tralasciamo, ma vogliamo fermarci a fare una breve considerazione sul miracolo al quale assistiamo continuamente ma che, non essendo spettacolare come uno zoppo che comincia a camminare speditamente o un cieco che riacquista l’uso della vista, lascia molti cristiani dubbiosi o, quanto meno, indifferenti. Ci riferiamo al miracolo che avviene durante la celebrazione della santa Messa: il pane e il vino che, attraverso l’invocazione dello Spirito Santo, diventano vero corpo e vero sangue di Cristo. Non è forse questo un vero miracolo? Da considerare, inoltre, che non è a beneficio di una sola persona, ma di tutta la Chiesa che continua a perpetuare, attraverso la celebrazione Eucaristica, il sacrificio di Cristo annunciando la Sua morte, proclamando la Sua risurrezione, attendendo la sua venuta nella gloria. Potremmo anche parlare di tanti altri “piccoli miracoli” che avvengono quotidianamente… come la nascita di una nuova vita. Certamente non eclatante, ma indubbiamente meravigliosa.
Preghiamo
Signore, aumenta la nostra fame e sete di Te. Fa’ che le nostre celebrazioni eucaristiche, segno tangibile della Tua presenza tra gli uomini, siano sempre più espressioni di una fede viva e di una carità operosa. Amen.
Domani, partecipando alla celebrazione eucaristica chiediamo al Signore di aumentare la nostra fede. E oggi? Beh, fate voi. Buona giornata,
PG&PGR