10 dicembre 2020: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi,

bisogna precisare che le accuse dei Ministri Calvinisti alla Chiesa cattolica, non erano basate, il più delle volte, su argomenti biblici e anche quando ne portavano qualcuno, davano di esso una interpretazione “forzata”. Francesco di Sales, nell’intento di far capire il pensiero cattolico sulla Chiesa anche alle persone semplici, dice che prima di parlare di Questa è necessario spiegare che cosa sia: “Prima di tutto occorre chiarire che cos’è la Chiesa. Chiesa viene da una parola greca che vuol dire chiamare; Chiesa significa dunque assemblea o insieme di gente chiamata”. Per chiarezza e per spiegare meglio la differenza tra l’Antico e il Nuovo popolo di Dio, fa poi una distinzione tra il termine Chiesa e quello di Sinagoga dicendo: “L’assemblea dei Giudei si chiamava Sinagoga (gregge), quella dei Cristiani si chiama Chiesa: perché i Giudei erano come un gregge riunito e tenuto insieme dal timore, i Cristiani sono radunati in assemblea dalla Parola di Dio, chiamati insieme in unione di carità dalla predicazione degli Apostoli e dei loro successori”. Bisognerebbe riflettere profondamente su questo “essere chiamati” e, soprattutto, sulla risposta che noi siamo pronti a dare a tale “appello”.  Citando la lettera di Paolo ai Colossesi (3,15) dove si legge ‘Esulta nei vostri cuori la pace di Cristo nella quale siete stati chiamati in un solo corpo’, il Nostro continua: “Essere chiamati in un solo corpo significa essere chiamati nella Chiesa; cosa indicata anche con quelle figure che usa Nostro Signore paragonando alla Chiesa la vigna e il banchetto nuziale…Gli ateniesi chiamavano chiesa l’assemblea dei cittadini; quella degli stranieri si chiamava diversamente: per cui la parola Chiesa è propria dei cristiani, che non sono avventizi e passanti, ma concittadini dei Santi e familiari di Dio (cfr Ef 2,19). Forse noi cristiani cattolici del Terzo Millennio dovremmo riflettere un po’ più seriamente, facendoci un buon esame di coscienza, su questo essere “concittadini dei Santi” e “familiari di Dio”.

Tante volte ci siamo trovati a dire che è un controsenso ciò che affermano alcuni dicendo di credere in Dio, ma non nella Chiesa e tutto quello che Essa insegna. Non dimentichiamo le parole della Lettera di San Giacomo: “Tu credi che c’è un Dio solo? Fai bene; anche i demòni lo credono e tremano!(Gc 2,19)”. E poi chiediamoci: come si può aver fiducia nel “capofamiglia” e nel contempo rifiutare ogni rapporto con coloro che la compongono? Ma, dirà qualcuno, anche in questa famiglia ci sono delle “mele marce”. E’ vero! Ma di questo parleremo nel prossimo incontro ascoltando ciò che dice il Salesio.

Preghiamo

Signore “tiecce ‘na mano ‘n testa”; aiutaci ad essere fedeli ai tuoi insegnamenti; non permettere che “addomestichiamo” la tua Parola secondo i nostri modi di vedere e le nostre convinzioni personali, ma guidaci alla Verità tutta intera. Amen

Oggi cerchiamo di trovare qualche minuto per riflettere sul nostro “essere chiamati” a vivere nella Chiesa. Buona giornata,

PG&PGR