9 ottobre 2020: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi,

anche le cose più belle, fatte con amore per Dio e per gli altri, possono subire dei cambiamenti che forse, in un primo momento, sembrano gravosi fino al punto di vederle snaturate. Siamo certi però che, se questi cambiamenti dipendono dal compiersi della volontà di Dio, tutto andrà per il meglio. In una lettera Francesco di Sales scrive: “Dio mio, come inganna la vita presente! Quanto è desiderabile l’eternità, e come sono felici coloro che vi aspirano”. Aspirare all’eternità non vuol dire sperare di lasciare quanto prima questa vita che è un dono di Dio, ma avere la certezza che, al termine di questa, ci attende qualcosa di immensamente più grande. Continua: “Attacchiamoci dunque alla misericordiosa mano di Dio, perché Egli ci vuole tirare dietro a Sé. Siamo amorevoli ed umili di cuore con tutti, ma particolarmente con i nostri familiari; camminiamo dolcemente, sopportandoci l’un l’altro, senza cedere all’angustia, ma avvertiamo che non venga meno il nostro cuore. Questo non ci abbandonerà. Se prima noi non l’abbandoneremo; perciò teniamolo stretto stretto fra le nostre mani”.

Queste parole ci hanno fatto ripensare ai giorni del lockdown, quando tanti nuclei familiari si sono ritrovati a vivere gomito a gomito, ventiquattro ore su ventiquattro, senza avere la possibilità di “evadere” per prendere… un po’ di fiato. E’ vero che tante famiglie hanno ritrovato il piacere di stare insieme riscoprendo quello che, spesso, la vita convulsa aveva un po’ annebbiato.  Ma dobbiamo constatare anche che per molti, a lungo andare, questo è diventato pesante. In una lettera del Cardinale Vicario, indirizzata ai preti e ai diaconi della nostra Diocesi, datata 15 settembre 2020, leggiamo che anche alcune comunità sacerdotali e religiose hanno fatto questa esperienza di “pesantezza”. Forse  non si è stati capaci di approfittare di quei giorni per riscoprire l’altro. Abbiamo letto sopra: “essere amorevoli ed umili di cuore con tutti…camminare dolcemente, sopportarci l’un l’altro, non cedere all’angustia,…” Francesco di Sales era un profondo conoscitore dell’animo umano e crediamo che questo invito possa essere valido per tutti, famiglie e comunità religiose e in ogni tempo. Tutti possiamo rinunciare a un po’ di noi stessi per “lasciare il passo” agli altri.

Negli A.S. si dice che il 9 ottobre 1618 Francesco di Sales ricevette la Bolla del papa Paolo V nella quale si dava riconoscimento canonico all’Istituto della Visitazione erigendolo in “Ordine claustrale”. Questo limitava moltissimo il “sogno” di Francesco e della Chantal: non più suore dedite alla preghiera e al servizio dei poveri, ma solo alla preghiera. Nonostante questo, il Salesio commentò questo evento dicendo semplicemente: “Dio ha fatto la sua santa volontà”.

Preghiamo:

Quante volte, Signore, sconvolgi i nostri piani! Oggi ti chiediamo semplicemente di insegnarci ad accogliere con gioia i tuoi. Amen.

Affidandoci oggi, in modo particolare, al Grande Architetto della vita, buona giornata,

PG&PGR

Notizie di PGR

Va meglio e dunque andiamo avanti con pazienza e nella speranza di rivederlo presto all’altare, almeno per concelebrare. PG